Ancora Mercedes davanti a tutti nel GP di Malesia con la doppietta (non accadeva dal 1955) di Hamilton davanti a Rosberg. Terza la Red Bull di Vettel e solo quarta la Ferrari di Alonso (Raikkonen invece ha concluso 12 dopo una tamponata). Dopo le prime due gare della stagione appare evidente come la Casa tedesca sia quella da battere e che al momento solo la Red Bull può recuperare in tempi brevi e lo spiega Alonso nel dopo gara: “Anche in Bahrain avremo tutti le stesse macchine di inizio stagione, forse in Cina ci sarà qualcosa di diverso, prima della Spagna a metà maggio, non avremo modifiche. Noi, ma anche gli altri…”.
Insomma è già una rincorsa con affanno da parte della Ferrari. Ma dove è la differenza fra le due monoposto? Guardando i cronologici dei tempi sul giro, Hamilton ha fatto il tempo più veloce in 1’43’’066 mentre Alonso non è andato oltre 1’44'’165. Si tratta di oltre un secondo al giro, che in F.1 è un distacco abissale, in assetto corsa. Guardando il circuito malese si vede come, diviso in tre settori, nel primo (veloce e con solo le due curve dopo la partenza) la Ferrari regga il passo della Mercedes, prendendo soltanto pochi millesimi di distacco. Quindi in rettilineo e con curve lente, la Ferrari è competitiva. I problemi nascono nella seconda parte del tracciato malese, dove Hamilton infligge oltre cinque decimi di distacco ad Alonso. Questo settore è caratterizzato da curve veloci e ampie, dove conta la macchina e l’aerodinamica, ovvero la spinta a terra che fa andare più rapidi in curva. La stessa situazione, in misura minore, si riscontra nell’ultima parte di pista, dove Alonso perde altri tre decimi rispetto ad Hamilton. Questi parziali si intendono i migliori segnati dai due piloti, per cui il distacco vero di oltre un secondo, in teoria poteva scendere a otto decimi al giro. Ma nell’ultimo settore ci sono due rettilinei veloci, per cui la Ferrari ha recuperato quello che ha perso in curva. Ma per andare forte in rettilineo la Ferrari ha tolto carico agli alettoni, come dimostra il fatto che nelle curve sia stata più lenta. Ebbene, nonostante avesse la macchina meno resistente all’aria rispetto alle Mercedes, Alonso e Raikkonen sono stati sempre più lenti. Sette km orari nel primo tratto, 4 km/h nel settore lento e due sul traguardo. Rispetto alla Mercedes, nel tratto più veloce, la Ferrari è stata più lenta di cinque km/h: 312,7 i tedeschi, 307,4 Alonso.
A questo punto, visto che nelle prossime due gare le modifiche saranno minime, dovremo aspettarci ancora una vittoria Mercedes e un arrancare della Ferrari, fino a quando non arriveranno le modifiche necessarie. La prima e più urgente è al gruppo motrice, con turbo e motori elettrici che non vanno come i Mercedes. La seconda sull’aerodinamica e sul telaio. In gara si è visto come la Ferrari oltre ad andare più piano, abbia anche consumato prima le gomme. Tipico di chi non mette troppo carico aerodinamico. Insomma, più che un cavallino rampante è un gatto che si morde la coda.