venerdì 4 luglio 2014
Susie Stoddart in pista al volante della Williams: in una sessione ufficiale del Mondiale non accadeva dal 1992, quando Giovanna Amati girò con la Brabham
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Ventidue anni di attesa per rivedere una donna impegnata nelle prove di un Gran Premio di Formula 1, e appena 4 giri, meno di nove minuti, per far svanire tutto. Dopo Giovanna Amati con la Brabham nel 1992, è successo ieri nella prima sessione del GP d’Inghilterra quando Susie Stoddart, coniugata Wolff, è uscita dal box della Williams, ha percorso i primi giri segnando subito il miglior tempo e restando ferma, poco dopo, a bordo pista col motore ammutolito. Un motore Mercedes, per la cronaca. Di quelli che il marito Toto Wolff fornisce alla Williams e che hanno dato problemi anche a Lewis Hamilton, il più veloce nel secondo turno, quando a 30 minuti dalla fine l'inglese si è fermato in pista coi suoi ingegneri che gli urlavano di spegnere tutto pena il cedimento del propulsore. Poi tutto è tornato alla normalità, nel senso che Rosberg ha fatto il miglior tempo delle prove del mattino e Hamilton ha battuto tutti in quelle del pomeriggio. In attesa che si definiscano i ranghi Mercedes, l’impresssione è che in vista della gara di domenica la Ferrari se la possa giocare almeno con la Red Bull: Alonso ha segnato il terzo tempo davanti a Ricciardo e Vettel.

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