martedì 29 marzo 2016
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Il calcio spiato Prosegue al ritmo di un documento al giorno la diffusione di contratti da parte di Football Leaks, il sito che ha fatto entrare nel calcio la dinamica lanciata da Julian Assange nel mondo della politica estera e degli affari economici. Mercoledì il blog, registrato su un provider russo, ha pubblicato il contratto di cessione di Sergio Aguero dal-l’Atletico Madrid al Manchester City del 2011. Ieri è stata la volta di un altro affare multimilionario: il passaggio dal Liverpool al Barcellona di Luis Suarez di due anni fa. Il file del contratto, svelato dal blog, rivela che la cifra esatta pagata dai blaugrana ai Reds è pari a 82 milioni di euro, pagabili in cinque rate (prezzo più o meno simile a quello del quale parlarono all’epoca le cronache sportive). Ai Campioni d’Europa mancano ancora 16 milioni da versare agli inglesi entro il prossimo 31 luglio. Questo sito - che sta facendo molto rumore tra dirigenti, agenti e soprattutto fondi privati - non poteva che nascere in ambito portoghese, la nazione dove è germogliato il calcio business di nuova generazione tra superprocuratori come Jorge Mendes e fondi come Doyen Sports. L’inventore nascosto è stato identificato in Rui Pinto, un giovane hacker lusitano che vive a Budapest. Secondo i suoi fan, è una specie di Robin Hood del pallone che aiuta a svelare gli intrighi del mercato. Per i detrattori, invece è un faccendiere che, aiutato da un sodale avvocato, utilizza questi atti di pirateria informatica per chiedere soldi ai club coinvolti nelle trattative desecretate. Deciderà la giustizia portoghese perché sono già partite denunce alla polizia di Lisbona con l’accusa di estorsione. Di sicuro la documentazione pubblicata da Football Leaks aiuta a capire cosa viene scritto nei contratti di trasferimento dei calciatori. L’accordo tra City e Atletico per Aguero fa luce sugli ormai mitici bonus che contribuiscono a indirizzare molti affari. Ai 36 milioni di parte fissa, pattuiti per la vendita dagli spagnoli agli inglesi, erano stati aggiunti 4 milioni di variabile così suddivisi. Massimo 2 milioni legati alle prestazioni del calciatore: 250mila euro ogni 15 gol definiti “qualificanti” (cioè segnati in Premier League, Fa Cup, Coppa di Lega, Champions o Europa League, Supercoppa europea e Mondiale per club) e 250mila euro ogni 25 presenze definite “rivelanti”, cioè da titolare o da sostituto ma mai dopo il 70° in Premier League, Fa Cup, Coppa di Lega, Champions o Europa League. Altri 2 milioni massimo legati invece alle performance di squadra: 1 milione in caso di scudetto del City, 1 milione in caso di raggiungimento della finale di Champions, 500mila euro per la semifinale. Interessante anche leggere le clausole di comportamento dell’accordo tra Tevez e Boca Juniors: l’Apache dovrà essere sempre a casa prima della mezzanotte se all’indomani è in programma allenamento o partita, e non potrà giocare abitualmente al casinò. Un altro “leak” ha permesso di conoscere con esattezza gli estremi della famosa clausola di “recompra” pattuita tra Juventus e Real per l’eventuale ritorno di Morata alle “merengues”. Gli spagnoli potranno riprendere l’attaccante obbligandosi a pagare, tra il 1° e il 15 luglio prossimi (o nello stesso periodo del 2017), 30 milioni se Morata giocherà più del 50% delle partite totali disputate in stagione dalla Juventus (tenendo conto che saranno conteggiati solo gli spezzoni di gara di almeno 45 minuti). In questo momento mancano tre presenze per far scattare la cifra più elevata, altrimenti al Real basterà sborsare 25 milioni. Esistono poi documenti che permettono di fare luce sul modo di operare dei fondi privati, in particolare della Doyen che ritorna spesso tra i file di Football Leaks. Emblematico l’atto firmato tra il Siviglia e la società guidata dal portoghese Nelio Lucas relativo al calciatore Papa Babacar Diawara e intitolato “contratto di vendita di diritti economici” con il quale il gruppo privato acquista il 20% del cartellino dell’attaccante senegalese con un investimento di 660mila euro che garantisce una partecipazione corrispondente sui successivi prezzi di cessione del giocatore. Da segnalare anche la clausola che garantisce al precedente club della punta africana, il Maritimo, il 10% di ogni somma ottenuta dal Siviglia rivendendo il giocatore a un prezzo superiore rispetto a quanto versato dagli andalusi ai portoghesi al momento del primo trasferimento del giocatore. È una clausola ormai dif- fusa sul mercato europeo. Ancora più ampia l’intesa sottoscritta da Doyen con lo Sporting Gijon a settembre 2011: in quel caso attraverso un prestito di 2 milioni il fondo portoghese si assicurava il 20% dei diritti economici di tutta la rosa della squadra spagnola fino a un ritorno di 10 milioni. È un modo di agire che ovviamente può sollevare più di un interrogativo. Non a caso il club che più di tutti ha accolto con entusiasmo la pubblicazione dei file di Football Leaks è lo Sporting Lisbona, società che ha ingaggiato una durissima battaglia giudiziaria con Doyen sul trasferimento del nazionale argentino Marcos Rojo. Una vicenda che fotografa benissimo la differenza tra prestito e partecipazione agli utili da futura cessione del calciatore sul quale si fonda la lotta di Uefa e Fifa contro le Tpo nel calcio. Lo Sporting ha immediatamente messo on line sul proprio sito ufficiale tutti i documenti per far capire come opera Doyen. Simmetricamente il fondo di Nelio Lucas ha reagito con durezza all’attività di Football Leaks parlando di cyber-attacchi, diffusione di documenti privati e tentativi di estorsione. In una di questa carte - il contratto con il quale Diego Pablo Simeone cede a Doyen i propri diritti commerciali e di immagine compare la firma di Alessandro Lardi per conto di Doyen (a fianco della sottoscrizione del misterioso turco Malik Ali, in teoria uno degli uomini chiave del fondo con sede legale a Malta). Lardi è un broker finanziario che opera in Svizzera del quale parlò “Report” nella puntata sugli affari dell’ex ministro Corrado Clini e della sua compagna Martina Hauser. Non sarà la spy-story internazionale di Assange, ma anche i “leaks” calcistici hanno una trama da giallo. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’inchiesta Dai trasferimenti di Aguero e Suarez alla clausola tra Juve e Real per il ritorno di Morata ai “blancos”: continua a far discutere il sito che mette in rete documenti riservati relativi ai contratti dei calciatori Sullo sfondo il ruolo oscuro dei fondi privati IL CAMPIONE ON-LINE. L’attaccante della Juventus Álvaro Morata uno dei tanti calciatori presenti sul sito Football Leaks
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