domenica 15 marzo 2009
Lo showman:«La Rai è la storia, qui è il futuro» L’ad Mockridge: «Rosario è costato più di Bonolis»
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Innanzi tutto è bene sgombrare il campo dagli equivoci: quello che si è consumato ieri mattina davan­ti alla stampa tra Sky e Fiorello è un matrimonio di interesse. In cui cia­scuno dei due coniugi ha qualcosa da guadagnare. Da una parte c’è Sky che, come ammette senza mezzi termini l’amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, «oggi ha quattro mi­lioni e settecentomila abbonati e, con Fiorello, spera di averne di più»; dal­l’altro c’è lo showman che tutti vor­rebbero e che, in bar­ba alla televisione ge­neralista che lo cor­teggia ininterrotta­mente, ha scelto il sa­tellite per fare un tv che si è praticamente cucito addosso: dal vivo, senza diretta te­levisiva, a due passi da casa e senza l’in­cubo dell’Auditel. Sì perché il Fiorello Show di cui si parla or­mai da giorni a reti unificate sarà uno spettacolo dal vivo che lo showman proporrà (dal 1° aprile al 19 giugno, il mercoledì, giovedì e venerdì sera alle 21) a Roma, in un Teatro Tenda appo­sitamente costruito a piazzale Clodio (con tanto di maxischermo esterno) e che diventerà anche un programma televisivo con quattro appuntamenti settimanali (il giovedì, venerdì e saba­to alle 21.15 e la domenica alle 22.30 per 'il meglio' della settimana) in onda sul nuovo canale Sky Uno (ex Sky Vivo, po­sizione 109 del bouquet di Sky). Una televisione, insomma, poco conven­zionale, che darà a Fiorello la possibi­lità di interagire con il pubblico e, so­prattutto, di lavorare in assoluta libertà con i compagni di avventura di sempre, a partire dal regista Giampiero Solari, il musicista Enrico Cremonesi e il grup­po di autori che lo segue da anni. Al­l’appello manca solo il fido Marco Bal­dini, partito alla volta della Fattoria di Canale 5, che però Fiorello dice di a­spettare a braccia aperte al suo ritor­no. Che Sky gli abbia dato carta bianca lo si poteva intuire già dalla conferenza stampa di ieri mattina. Una conferen­za che, già da sola, era uno show e a­veva il sapore di una prova generale con un Fiorello in gran forma che snoc­ciolava battute a raffica, 'autorizzato' anche a prendere bonariamente in gi­ro Tom Mockridge, che lui chiamava «Tom Tom, con il navigatore incorpo­rato », e ad osservare che «basta un goc­cio di pioggia o qualcuno che ti sten­de i panni sul terrazzo davanti alla pa­rabola per far saltare Sky. Deve essere per questo che Berlusconi vi ha au­mentato l’Iva al 20%, gli deve essere saltata una partita del Milan che lui non vede sul suo digitale terrestre ma su Sky perché gli piace il commento di Fabio Caressa». Impossibile non sorri­dere alle battute di Fiorello, galvaniz­zato dall’accoglienza riservatagli da Sky e, probabilmente, anche dal cachet: «Fiorello è costato più di Bonolis» ha detto Mockridge alludendo al com­penso del conduttore del Festival di Sanremo. Tuttii soldi «già ripagati dal­la pubblicità gratuita che vi ho fatto in questi giorni» ha ribattuto il diretto in­teressato, che si è detto entusiasta del­la «velocità e della modernità di Sky. Nel salone delle conferenze della Rai c’è la storia della tele­visione, qui c’è il fu­turo ». Il suo, di futuro marca Sky, al mo­mento è fissato fino alla fine del 2009 e il suo impegno preve­de, oltre al Fiorello Show, anche una fi­nestra del servizio ac­tive di Sky Tg24 per leggere in chiave sati­rica le notizie del giorno e per fornire anticipazioni sullo spettacolo della se­ra (che sarà diverso ogni volta e che in­teragirà anche con eventuali ospiti). E poi? «Ormai ho una famiglia e il lavo­ro è passato al secondo posto. Tra qual­che mese compio 49 anni. Chissà, a 50 potrei anche smettere».
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