lunedì 15 febbraio 2016
Sanremo 2016, vincono gli Stadio. E Conti farà il tris
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Un meritatissimo primo posto al Festival di Sanremo per lo storico gruppo degli Stadio che hanno colpito al cuore con la loro “Un giorno mi dirai” che ha vinto anche il Premio per la Miglior Musica Giancarlo Bigazzi e il premio della sala stampa radio e web Lucio Dalla. Ricordiamo che hanno vinto anche il premio della serata delle cover. “Noi questo palco lo abbiamo amato ed odiato. Non avremmo mai pensato di vincere il Festival di Sanremo”, ha detto un commosso Gaetano Curreri sollevando il leone rampante. “Oggi è la festa degli innamorati. E noi siamo innamorati della musica. Non abbiamo solo un pubblico agé, ma tanti giovani che amano una band che fa musica da 35 anni e fa belle canzoni”. Il secondo posto a sorpresa la giovane Francesca Michielin, terzo posto per la coppia Giovanni Caccamo-Debora Iurato. Premio della critica Mia Martini a Patti Pravo per la sua “Cieli immensi”, Premio Sergio Bardotti a Luca Chiaravalle per il miglior testo, “Amen” interpretato da Fabrizio Gabbani. Il vincitore del festival avrà il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest che si svolgerà a Stoccolma: la finale andrà in onda su Raiuno il 14 maggio. LA FINALISSIMA Cala il sipario sulla 66ma edizione del Festival di Sanremo, con un successo di ascolti ormai annunciato, con l’occhio già al Conti tris, che sarà ancora direttore artistico della kermesse l’anno prossimo, ma forse non conduttore. Ieri sera la Finalissima che ha visto tra i Campioni il ripescaggio di Irene Fornaciari con la sua “Blu” dedicata ai migranti, e il trionfo di un altro grande “vecchio” della canzone italiana, Renato Zero, che ha travolto l’Ariston con un medley di ben 9 canzoni, fra cui Amico , il Cielo, I migliori anni e “Gli anni miei”, brano inedito dal nuovo album che uscirà l’8 aprile dal titolo “Alt”. Tra l’eccellenza della danza di Roberto Bolle e il divertimento con Cristina d’Avena che canta i Puffi, sbucano fuori a sorpresa i “fratelli”di Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello che annunciano che il 5 settembre saranno insieme all’Arena di Verona per uno spettacolo. Poi Garko legge il testo di Giuseppe Catalano, testo vincitore della seconda edizione di “Parole liberate: oltre il muro del carcere”, il premio per poeti della canzone riservato alle persone detenute nelle carceri italiane. E Beppe Fiorello intona in modo toccante “Amara terra mia” per ricordare la terra dei fuochi e lanciare la fiction per presentare la miniserie “Io non mi arrendo” diretta da Enzo Monteleone, che andrà in onda domani e il 16 febbraio su Rai1, dedicata a Roberto Mancini, il funzionario di polizia che per primo investigò sul ciclo illegale di rifiuti, ucciso nel 2014 a 53 anni da un linfoma non-Hodgkin.
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