martedì 1 ottobre 2013
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«Con 2.000 euro mi dicono che si può comprare un software che fa votare un intero elenco telefonico. Fossi nella Rai toglierei il televoto dal Festival di Sanremo». Se a dirlo è Adriano Aragozzini, che di Festival di Sanremo ne ha organizzati due, nel 1992 e nel 1993, ed è persino finito in carcere accusato di corruzione legata alla manifestazione, forse potrebbe essere utile ascoltarlo.

L'ex manager di Paoli e Modugno, nonché organizzatore di eventi musicali in mezzo mondo, conosce molto bene la macchina del Festival della canzone italiana. Da giornalista (prima), da organizzatore (poi) e da storico (adesso). A Sanremo ha, infatti, appena dedicato un'Enciclopedia del Festival, edita da Rai Eri e presentata l'altra sera a Roma.

«Che ci siano stati inciuci al Festival in passato lo sanno tutti. C'è stato persino qualche anno che in televisione comparivano degli imitatori al posto dei giurati. Con gli attuali modi di composizione delle giurie non è più possibile imbrogliare. Però sul televoto ci sono molti dubbi».

Come forse ricordano i lettori di Avvenire, fu proprio il nostro giornale a rivelare come durante l'edizione del 2010 ci furono impennate sospette nel sistema del televoto del Festival. Alle 23.12 della serata finale, Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici per i televotanti avevano vinto il Festival di Sanremo, con 212.482 voti, pari al 32,95% di tutte le preferenze espresse dal pubblico. Poi ci fu un'onda anomala che travolse tutto, facendo emergere Valerio Scanu come vincitore.

COSI' IL SANREMO 2014

Intanto la Rai ha diffuso il regolamento dell'edizione 2014, che sarà condotta da Fabio Fazio, affiancato da Luciana Littizetto.

Il Festival di Sanremo 2014 prevede una competizione tra 28 canzoni inedite, interpretate da 14 Artisti. Prevista anche la serata Sanremo Club, dedicata a canzoni della storia della musica italiana, interpretate dai 14 Artisti Campioni senza votazioni, che potranno esibirsi insieme ad ospiti italiani e/o internazionali.

Le Nuove Proposte in gara saranno 8.

SOLO CANZONI IN ITALIANO

Tutte le canzoni - si legge nel Regolamento Rai - «dovranno essere in lingua italiana. La presenza di parole e/o locuzioni in lingua dialettale e/o straniera, purché tali da non snaturare il complessivo carattere italiano del testo».

VIETATE OSCENITA', VIOLENZA E OFFESE ALLA RELIGIONE

Inoltre le canzoni «non dovranno contenere elementi osceni, pornografici o pedopornografici, ingiuriosi, diffamatori o comunque offensivi dell'onore, decoro, reputazione, dignità e immagine di qualsiasi soggetto o in contrasto con gli interessi materiali e/o morali dello stesso; discriminatori in ragione di età, sesso, orientamento sessuale, condizioni personali e sociali, razza, lingua, nazionalità, opinioni politiche e sindacali, credenze religiose».Vietati anche elementi «che incitino alla violenza o all’odio, comunque motivati; che possano in qualsivoglia modo ledere, turbare o minacciare la personalità psicofisica e/o morale dei minori; in particolare i contenuti dovranno rispettare le disposizioni di cui al Codice di Autoregolamentazione tv e minori».

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