mercoledì 20 febbraio 2019
A Siena il Festival estivo dell'Accademia Chigiana sarà aperto dall'orchestra del Maggio musicale fiorentino diretta da Fabio Luisi. Una collaborazione nel segno di grandi concerti
Fabio Luisi, direttore del Maggio musicale fiorentino (foto Pietro Paolini-TerraProject-Contrasto)

Fabio Luisi, direttore del Maggio musicale fiorentino (foto Pietro Paolini-TerraProject-Contrasto)

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La musica abbatte il campanilismo, tratto distintivo della Toscana. E unisce due città “rivali”: Firenze e Siena. Sulle note di Ciaikovskij e Beethoven torna il «patto» fra il Maggio musicale fiorentino e l’Accademia Chigiana di Siena. Sarà infatti l’orchestra del teatro lirico del capoluogo toscano, guidata dal suo direttore principale Fabio Luisi, a inaugurare il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019, sabato 6 luglio al Teatro dei Rinnovati di Siena. In programma il Concerto per pianoforte e orchestra in Si bemolle minore, n.1 di Čajkovskij che vedrà al pianoforte la russa Lilya Zilberstein e la Sesta Sinfonia “Pastorale” di Beethoven. L’evento, che apre la quinta edizione del Festival estivo istituito dalla Chigiana nel 2015, segna un duplice debutto: quello di Fabio Luisi all’Accademia Chigiana e quello della pianista russa con l’orchestra del Maggio. È, al contempo, anche un ritorno della prestigiosa compagine sinfonica nell’estate Chigiana dopo sedici anni di assenza: la sua ultima apparizione risale al 2003, sotto la bacchetta di Zubin Mehta, allora direttore musicale del Maggio musicale fiorentino, fra i più celebri ex allievi dell’Accademia.
«Sono veramente soddisfatta – spiega la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni – che le politiche regionali volte a promuovere il “Sistema musicale della Toscana” abbia favorito l’incontro tra l’Accademia Chigiana, eccellenza nel campo dell’alta formazione musicale, e il Maggio musicale. Un incontro che rappresenta il punto di partenza per una collaborazione organica e progettuale di lunga». «Il nuovo corso della Chigiana – afferma il presidente dell’Accademia, Carlo Rossi – è diventato oggi il motore di un sistema integrato, dove convergono le principali risorse del territorio, che contribuiscono a fare dell’Accademia un’istituzione unica al mondo, in cui la formazione espressa al più alto livello si trasforma in attività di grande spettacolo, nonché in opportunità di avvio alla carriera per i migliori giovani talenti provenienti da tutto il mondo. La Chigiana e il Maggio guardano entrambe al contesto giovanile, consapevoli che solo attraverso il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni e la trasmissione a loro della nostra identità culturale sarà possibile garantire continuità di esistenza a un patrimonio di conoscenza e di cultura di inestimabile valore».

«Il ritorno del Maggio all’Accademia Chigiana – sottolinea Cristiano Chiarot, sovrintendente del Maggio musicale fiorentino – segna la ripresa di una collaborazione che ha prodotto in passato risultati di grande rilevanza artistica, quali ci si possono aspettare da realtà storicamente protagoniste della vita culturale e musicale toscana e italiana. Sempre più spesso il Maggio varca i confini fiorentini per raggiungere i cittadini della Toscana». Il direttore artistico dell’Accademia senese, Nicola Sani, si sofferma sul Festival estivo. Un’iniziativa che «continua a crescere nel segno della continuità con un passato memorabile». Nella manifestazione il mondo dell’alto perfezionamento musicale e della grande produzione performativa si incontrano in un’ampia programmazione concertistica lungo l’intero periodo estivo.

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