sabato 26 settembre 2015
Dopo la splendida prestazione a Singapore per la rossa i sogni sembrano già finiti. La Mercedes torna davanti a tutti.
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Tornati a una pista normale si torna ai distacchi… normali. Rosberg primo per 76 millesimi su Hamilton e le Mercedes davanti a tutti, il copione è una tradizione ormai, cambia qualcosa dietro, con Bottas fantastico terzo ma staccato di oltre mezzo secondo, che in gara diventano ancora di più. E la Ferrari, che a Singapore aveva fatto sognare per come aveva vinto, ha dimostrato che senza carico aerodinamico e con le gomme dure non può fare nulla contro i rivali. Manca qualcosa da sistemare, un motore nuovo più stretto che consenta modifiche ai fianchi e un affinamento generale. Poca cosa che in F.1 vuol dire tanto. Per cui Vettel, vincitore sei giorni fa, a Suzuka non va oltre il quarto posto: “Penso che possiamo essere discretamente soddisfatti del risultato colto oggi. Sarebbe stato meglio essere un po’ più in alto in classifica con entrambe le monoposto, ma è stata una sessione complicata. Ho fatto fatica a trovare il ritmo; solo nella Q3 le cose hanno cominciato a girare nel verso giusto. Credo che domani sarà molto difficile gareggiare con la Mercedes; ci proveremo comunque, ma dobbiamo anche stare attenti alle Williams e alle Red Bull, che possono contare su un pacchetto molto competitivo in questo fine settimana. Le Mercedes si sono dimostrate molto forti, sia stamani nelle FP3, che nel pomeriggio. Se non dovessero esserci imprevisti, sarà molto difficile dare loro del filo da torcere. Noi dobbiamo in ogni caso concentrarci sulla nostra prestazione”. Analisi identica per Raikkonen, sesto: “Nel complesso quest’oggi siamo andati abbastanza bene, anche nei primi due round delle qualifiche. Non ho fatto un buon giro al primo tentativo utile nella Q3, ma sono certo che avrei potuto migliorare significativamente la mia prestazione se non ci fosse stata la bandiera rossa a fine sessione. È una delusione per me, ma è andata così. Credo che abbiamo la velocità per fare meglio. Sapevamo che le Mercedes sarebbero state davanti a noi, ma penso che ci sarebbe stata l’opportunità di arrivare terzi oggi”. Le prove si sono concluse 36 secondi prima del previsto a causa di una violenta uscita di pista del russo Kvyat che ha sbattuto contro le barriere: Red Bull distrutta ma pilota illeso. Danil ha sbagliato una traiettoria, ha messo due ruote nell’erba bagnata e ha perso il controllo della vettura. Il volo si è concluso senza conseguenze, se avesse scavalcato la barriera, di fronte c’era la telecamera della FOM con un cameramen italiano, Giampiero Agosti, che ha visto tutto in diretta: “Avesse scavalcato il rail me lo ritrovavo in braccio, non è la prima volta che succede in tanti di anni di questo lavoro, ma vi garantisco che non sono solo i piloti a rischiare…”.
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