mercoledì 11 marzo 2020
Cancellate le gare di Åre per il coronavirus: la fuoriclasse italiana vince la coppa generale. Brignone è la prima sciatrice italiana ad alzare la sfera di cristallo più ambita
Federica Brignone ha vinto la Coppa del mondo di sci

Federica Brignone ha vinto la Coppa del mondo di sci - Ansa

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Un fulmine a ciel sereno, il cui frastuono risuona dopo il tramonto. Alle sei della sera il comitato organizzatore delle gare di Coppa del mondo di Åre comunica, durante la riunione dei capi squadra, la cancellazione del tris di gare che avrebbe dovuto concludere il lungo inverno dello sci in gonnella. Niente parallelo, gigante e slalom in Svezia e classifiche finali congelate. Così Federica Brignone diventa la prima donna italiana a sollevare al cielo la sfera di cristallo.

Una conclusione incredibile per un film che soltanto a fine gennaio sembrava indirizzato a raccontare tutta un’altra storia. Invece in poco più di un mese ne sono successe di tutti i colori. Prima il dramma di Mikaela Shiffrin, con la statunitense che in seguito alla morte improvvisa del padre lascia il circuito. Quindi la serie di podi consecutivi di Brignone, che si scopre polivalente e recupera gara dopo gara nei confronti della yankee, effettuando il sorpasso. Poi l’annullamento delle finali di Cortina e la decisione di concludere le ostilità in anticipo in Scandinavia. Infine la cancellazione anche della tappa di Åre, una decisione maturata nel corso di una giornata convulsa.

In tarda mattinata, infatti, il governo svedese aveva vietato lo svolgimento di manifestazioni sportive con oltre 500 persone. Successivamente a complicare la situazione è stato il fatto che un addetto alle piste proveniente dalle gare maschili di Kvitfjell, avesse accusato uno stato febbrile: i successivi controlli hanno confermato la positività al Coronavirus. È stata la mazzata che ha spinto verso la decisione di chiusura anticipata.

Una scelta che consente all’Italia di gioire. Federica Brignone entra nella storia, eguagliando quanto in precedenza avevano fatto in campo maschile Piero Gros, Gustav Thoeni e Alberto Tomba. È un successo meritato che consacra la ventinovenne valdostana nel gotha della di- sciplina. Tra qualche decennio nessuno ricorderà l’abbandono di Shiffrin e la chiusura anticipata, mentre negli annali rimarranno i record della figlia di Ninna Quario.

La sciatrice di La Salle ha portato a compimento una stagione segnata da undici podi e cinque vittorie di tappa, raccolte in ordine cronologico nel gigante di Courchevel, nella combinata di Altenmarkt, nel gigante di Sestriere, nel superG di Soci e nella combinata di Crans Montana.

Oltre ad aver realizzato il primato di punti per un’italiana (toccando quota 1378), la Brignone è stata capace di replicare quanto fatto da Alberto Tomba nel 1995. All’epoca il bolognese vinse la generale e le coppe di specialità di gigante e slalom, adesso la Fede nazionale ha aggiunto al trionfo nella graduatoria complessiva anche la leadership nelle classifiche di gigante e combinata. L’italiana può vantare anche la seconda posizione in superG e la terza in discesa, mentre la squadra azzurra primeggia nella classifica femminile per nazioni. La valanga rosa è tornata e ha trovato la sua nuova leader: Federica Brignone da La Salle.




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