sabato 16 luglio 2016
Il ​patron del Circus, Bernie Ecclestone: «Stiamo cercando di risolvere il problema di Monza ma è molto difficile perchè è un problema politico»
F1, a rischio il Gran Premio d'Italia
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​Un "problema politico", ci sarebbe questo dietro il rischio che l'Italia perda il suo Gran premio di Formula 1 già dal 2017. A spiegarlo è lo stesso patron del Circus, Bernie Ecclestone: "Stiamo cercando di risolvere il problema di Monza ma è molto difficile perchè è un problema politico" ha fatto sapere dall'isola di Hvar, in Croazia, dove è in vacanza.

"Stiamo lavorando per trasferire il Gran Premio d'Italia da Monza ad Imola - ha aggiunto - ma se non ci riusciamo, sarà goodbye al Gran Premio d'Italia". Parole che suonano come un avvertimento all'indirizzo dei vertici della Sias, la società che gestisce l'Autodromo nazionale di Monza che alla fine di aprile ha visto unarivoluzione ai vertici caldeggiata proprio da Ecclestone. Il patron di F1 aveva infatti mal digerito alcune scelte riguardo all'autodromolombardo. Tra queste, la proposta di modifica della Curva Grandein modo da attrarre maggiormente il mondo delle due ruote. Ma che sia una minaccia o la realtà, la possibilità sembra concreta, tanto che le vendite per quello che potrebbe essere l'ultimo giro della giostra F1 a Monza hanno registrato a giugno un incremento del 20% degli incassi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Non si è fatta attendere però la risposta dell'Automobile club d'Italia che si sta spendendo molto perché il Gp resti all'Autodromo: "In queste ultime ore - afferma il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani - abbiamo definitivamente risolto tutti i problemi che c'erano con gli Enti territoriali: la Regione, il comune di Milano e di Monza e l'Ente Parco. Abbiamo trovato un accordo tra Aci Milano e Sias e stiamo predisponendo una offerta vincolante da inviare alla Fom (Formula One Managementent, società che gestisce diritti e organizzazione della F1, ndr) entro i primi giorni della prossima settimana, probabilmente martedì. A questo punto - conclude Sticchi Damiani - non ci sono più problemi politici".

 

 

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