giovedì 27 settembre 2018
Per il club di terza categoria quella contro il San Ginesio è la terza vittoria in 17 anni di storia. Il tabellino vede 337 sconfitte e 2.489 gol subiti ma alla squadra importa solo che giochino tutti
L'Excelsior, club di calcio solidale di Bolzano, è tornato alla vittoria dopo 5 anni

L'Excelsior, club di calcio solidale di Bolzano, è tornato alla vittoria dopo 5 anni

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Lo ribadiamo con orgoglio amicale, c’è una sola squadra di calcio in Italia che fa notizia quando vince, e questa è l’Excelsior di Bolzano. L’ultima vittoria della compagine (nata del 2001) perennemente iscritta alla Terza categoria bolzanina, risaliva a cinque anni fa, ma domenica contro il San Ginesio il “miracolo” si è clamorosamente ripetuto.

«Una partita gagliarda, giocata a tutta birra, superando gli avversari, 2-1», è il commento spedito via WhatsApp ad " Avvenire" da un raggiante Massimo Antonino, uno dei fondatori di una società che ormai è assurta a simbolo del calcio solidale. Nell’atto di costituzione l’Excelsior si è data due regole imprescindibili: «Tutti devono giocare» e la seconda «far sentire ogni componente della rosa un titolare fondamentale». Spazio agli extracomunitari, il 30% della rosa è composta da stranieri, molti richiedenti asilo provenienti dall’Africa, Afghanistan, Iraq...

«L’inclusione alla fine pareggia tutte le caselle dei ko», sottolineano i dirigenti dell’Excelsior che in campo mandano anche ragazzi con forti problematiche sociali, affetti da disagio psichico o problemi fisici importanti, come Daniele Pirilli, detto “Lele”, morto nel 2011, a 23 anni, di fibrosi cistica, ma che anche quasi da fermo («non poteva correre molto per la sua malattia») faceva sempre il suo e portava in campo la gioia di vivere».

Lele è il loro angelo custode, li preserva da tutto, ma non dalle sconfitte. Sul campo più “battuto” d’Italia, la tana dell’Excelsior di via Resia, i loro tifosi hanno assistito al 50% delle 337 sconfitte incassate (nella stagione in corso perse 3 gare su 4 disputate) a fronte di «3 vittorie, di cui una mai omologata e cinque pareggi», puntualizzano. Porte quasi mai inviolate: sono 2.489 i gol subiti, appena 207 le reti realizzate. Classifiche finali da brivido: 17 ultimi posti di fila consecutivi, «quasi sempre con zero punti». «Ma abbiamo vinto 13 Coppe Fair-Play e da noi mai esonerato un allenatore, neanche dopo un 21-0», precisa Antonino.

La storia di questo fantastico gruppo, guidato dai mister Stefano Petrera e Antonio La Cedra, ormai è letteratura. Da leggere il libro Siamo tutti titolari. Storia della squadra più perdente d’Italia e del suo progetto rivoluzionario (Edizioni Buk) scritto dal medico sportivo Mario Endrizzi. Testo che andrebbe aggiornato con questa vittoria di domenica scorsa, così come non è escluso il sequel del docufilm I magnifici perdenti, regia di Jean Gaudry che in Francia ha reso l’Excelsior più famoso di qualche grande della nostra Serie A. Un successo per i più perdenti del pianeta calcio.

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