venerdì 12 maggio 2017
Recitazione, balletto, proiezioni: la vita e l'arte dell'indimenticabile cantante romana raccontata sul palcoscenico a Monterotondo, alle porte di Roma
(Foto Gianni De Luca)

(Foto Gianni De Luca)

COMMENTA E CONDIVIDI

Un progetto nato dall'affetto incondizionato e dall'ammirazione per Gabriella Ferri, cantante romana capace di sconfinare nel cabaret brechtiano e nella canzone napoletana. Uno spettacolo che nasce con l’esigenza di raccontare uno dei personaggi più amati e discussi del panorama artistico italiano. Prodotto dall’Agenzia GIAMP, con la collaborazione di Rai sezione Teche, «E mentre piango rido. Omaggio a Gabriella Ferri» torna in scena dopo il successo della prima versione, rivisto e rielaborato, per una “nuova prima” a Monterotondo, alle porte della Capitale, il 13 e 14 maggio alla Sala Molly in Piazza San Michele.

Nata nel popolare quartiere romano di Testaccio, rione in eterna competizione con Trastevere per la palma della romanità doc, Gabriella da giovanissima tenta la carriera di modella per poi capire che quella voce unica, graffiante, amaramente ironica è la sua vera carta vincente. Autodidatta, versatile, inimitabile, eccessiva: sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono il suo personaggio che non passa inosservato, come il rumore dei suoi “ninnoli” e la sua grassa risata. Una romana verace, che qualcuno ha definito l'Anna Magnani della canzone, per il suo amore verso la gente, la sua generosità, il suo essere sempre e comunque un’antidiva.

Grazie alla partecipazione attiva e affettuosa della famiglia Ferri, che ha accolto con emozione e generosità il progetto e che di quell’amore di cui si racconta si è sempre nutrita, lo spettacolo si è arricchito di dettagli. La storia che si racconta è fedele alla vita di Gabriella, a quella più conosciuta e a quella che invece si conosce meno. La musica e la voce di Gabriella Ferri, come una presenza evocativa, sorprendono lo spettatore in un racconto in cui l'attore/danzatore è al servizio della storia e delle emozioni. La danza, come lente di ingrandimento, dà corpo e vita a momenti importanti della vita della Ferri dilatando o fissando il tempo di un momento come se i minuti, le ore, i giorni e gli anni non contassero nulla al cospetto di una vita così ricca, così "tanta". Lo spettacolo è di Alice Tudino, sul palco attrice e danzatrice con Carlo Bisconti.





© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: