lunedì 5 ottobre 2015
«Firenze lo sai forse (non) è servita a cambiarla», canterebbe Ivan Graziani. Firenze con la sua scapigliatura gigliata (linea Verdù), invece pare aver cambiato lo scenario: è la nuova capitale del pallone, almeno per un’altra settimana.
COMMENTA E CONDIVIDI
«Firenze lo sai forse (non) è servita a cambiarla», canterebbe Ivan Graziani. Firenze con la sua scapigliatura gigliata (linea Verdù), invece pare aver cambiato lo scenario: è la nuova capitale del pallone, almeno per un’altra settimana. Il serafico Sousa, predicatore di un calcio estetico e vincente, per ora, sta avendo ragione. La Viola batte tutti e supera anche il record storico della miglior partenza che spettava al vecchio Trapattoni, 6 vittorie in sette gare. Ora c’è la pausa per la Nazionale e al ritorno sarà match da mille a una notte, sfida al San Paolo contro il Napoli del ragionier Sarri.CANTA NAPOLI CHE SUONA IL MILAN Un Napoli che canta e che le suona a quel piccolo diavolo del Milan. «0-4» e non più “02/” per chi chiama da fuori Milano. In una settimana, Fiorentina e Napoli scese al Meazza rispettivamente contro Inter e contro i rossoneri, hanno calato un poker destabilizzante per il futuro delle milanesi. «Abbiamo perso contro una squadra più forte di noi», ammette un arrendevole Sinisa Mihajlovic che ha riposto la maschera dell'indomita tigre serba e indossato, a sorpresa, quella del “misterino” che dovrà sudare sette camice per arrivare a mangiare il panetun. Il Cavaliere, Silvio Berlusconi, è choccato: pensava fosse amore quello con il temerario Sinisa e invece sta diventando un altro calesse, forse da rottamare già nelle prossime giornate. A Milanello in un lustro o poco più hanno fallito e rottamato: Leonardo, Allegri, Pippo Inzaghi, Seedorf e ora si aspetta il verdetto finale di Mihajlovic. Sarà sempre, solo e soltanto, colpa dell’allenatore?KHEDIRA, L’UOMO IN PIU’A Vinovo se non ci fossero le partite di Champions penserebbero che la rivoluzione della Juventus non funziona solo per colpa di Max Allegri. Ma il buon conte Max tutto calcio e caciucco, in Europa ha già messo in riga Mancheter City e Siviglia e quando dice, «datemi tempo», vuol dire fatemi lavorare con un Morata al 100%, con un Marchisio che dovrà rientrare e con un Khedira che è tornato, e si è visto. L’ex Real ha mentalità tedesca e software mediterraneo (origini tunisine) e il mix qui da noi può dare gli stessi risultati eccezionali offerti in bianconero da Carlitos Tevez. Ruoli diversi, ma essenziali: Khedira in Champions e contro il Bologna ha dimostrato di poter essere l’uomo in più del centrocampo juventino. Appena ci sarà anche Marchisio, con Pogba e Khedira, questo sarà il trio delle meraviglie sulle quali Allegri potrebbe costruire un’altra stagione da ricordare.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: