giovedì 14 agosto 2014
I dettagli saranno resi noti lunedì dal neo presidente della Figc Tavecchio. Martedì presentazione alla stampa dell'ex tecnico della Juve.
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La Nazionale riparte da Antonio Conte. Toccherà, infatti, all'ex tecnico della Juve far dimenticare al più presto il ko mondiale che ha portato all'addio di Cesare Prandelli e presentarsi al meglio all'Europeo del 2016. Uno degli obiettivi messi nero su bianco nel contratto che lega l'allenatore salentino all'Italia: la qualificazione e l'eventuale finale al torneo continentale, oltre al miglioramento di cinque posti della nazionale (attualmente 14/a) nella classifica Fifa. Il neo presidente della Figc, Carlo Tavecchio, non aveva mai nascosto che Conte sarebbe stata la sua prima scelta e, dopo aver convinto l'allenatore campione d'Italia, ha messo a segno il colpo. E nonostante Conte si appresti a diventare uno dei Ct più pagati della storia azzurra, la federazione farà uscire dalle casse una cifra pari a quella dell'ingaggio del precedente allenatore Cesare Prandelli. Un milione e seicentomila euro, a cui vanno però aggiunti, a parte i bonus per i premi a obiettivo, i soldi messi sul tavolo dagli sponsor: determinante infatti per il via libera finale l'intervento di un pool di aziende che faranno lievitare il montepremi fino a circa 3.5 milioni l'anno. Conte, primo commissario tecnico arrivato dal meridione, ha definito con Tavecchio tutti i dettagli condividendo con il neo presidente il progetto di rilancio della Nazionale, quello di formazione dei nuovi calciatori azzurri attraverso i centri di formazione federale, con un forte impegno del ct nell'ambito del settore tecnico anche come coordinatore delle squadre giovanili". Insomma avrà in mano tutta la filiera azzurra. La fumata bianca alla trattativa con il decisivo intervento degli sponsor ha dato luce a un accordo innovativo, che non ha precedenti in Italia e che permette alla federazione di avere un tecnico vincente (tre scudetti, due Supercoppe e una sfilza di record con i bianconeri), che conosce benissimo il blocco juventino della Nazionale. "Il costo di Conte va visto come investimento - ha spiegato il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi che nella nuova governance diventerà responsabile di Federcalcio srl e si occuperà, tra le altre cose, proprio di marketing e nuovi sviluppi commerciali - Se fa guadagnare alla Figc più risorse è un fatto non marginale. Il concorso degli sponsor succede già in altri paesi con successo". Tra Tavecchio e Conte non è previsto nessun incontro a Roma: il presidente è in montagna con la moglie, l'allenatore rientrerà sabato dalla vacanza in barca in Croazia. Ma non è necessario: dal punto di vista tecnico l'intesa era già stata raggiunta: non sarà il classico ct ma il responsabile di tutta la filiera azzurra (dall'under 15 in su), un allenatore metodico, come si è distinto finora(sin da quando era all'Arezzo, alla sua prima panchina, disponeva anche i vasi dei fiori nel ritiro di Norcia per impedire l'accesso ai curiosi), che lavorerà tutta la settimana sempre a contatto con giocatori, tecnici e club e che svolgerà gli stage tanto richiesti da Prandelli. Lo staff sarà quello che aveva alla Juve: Alessio, Carrera e Bertelli dovrebbero seguirlo infatti in questa nuova avventura. Lunedì il primo consiglio federale dell'era Tavecchio ratificherà la decisione, martedì la presentazione del nuovo ct (impiegato anche come testimonial) a Roma, al Parco dei Principi. Il tecnico si metterà subito al lavoro per un'Italia vincente già il 4 settembre nell'amichevole con l'Olanda che si disputerà a Bari, dove alla guida della squadra locale Conte nel 2009 vinse il campionato cadetto, suo primo successo da tecnico. Poi una promozione in A con il Siena, qualche ombra nel calcioscommesse (ha scontato una squalifica di 4 mesi) e i trionfi in bianconero, conditi da un pizzico di antipatia con cui si è inimicato mezza Italia. Ora, in azzurro, toccherà a lui riconquistarla.
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