venerdì 24 luglio 2009
Da Lalibela in Etiopia alla Rothko Chapel di Houston, da Guadalupe a Santiago, da Czestochowa a Varallo: una mappa (molto parziale) delle mete della devozione
COMMENTA E CONDIVIDI
Il senso del viaggio, dell’essere in cammino, del pellegrinaggio è sempre stato uno dei fondamenti della tradizione cristiana. Le strade del sacro hanno dato luogo nel tem­po ad una mappa che riguarda il mondo il mondo intero, che contem­pla moltissimi santuari, alcuni molto conosciuti e visitati, altri più legati al territorio, anche se hanno una loro specifica unicità. Con i racconti che pubbli­cheremo da domenica, 26 luglio, tutti i giorni, fino a domenica, 30 agosto voglia­mo percorrere alcune stra­de di questa mappa, attra­verso una serie di racconti dedicati ai santuari nel mondo, scelti da 30 scritto­ri, che sono anche saggisti di rilievo, giornalisti, narratori, poeti e anche attori come nel caso di Pao­la Pitagora. Questi racconti non vogliono rap­presentare una scelta di merito, vale a dire non indicano i santuari più si­gnificativi di questa ipotetica map­pa, ma indicazioni personali legate anche a valori affettivi, metafisici, artistici, in modo da dare al lettore la possibilità di conoscere attraverso un’altra ottica santuari visitati, an­che più volte, ma anche quella di far scoprire mete diverse, che han­no poco richiamo, magari a livello internazionale, ma anche l’occasio­ne per una consuetudine alla ricer­ca, soprattutto di ciò che non si co­nosce. È un’occasione, quindi, quella che proponiamo ai nostri lettori in que­sti mesi estivi, per compiere un viag­gio su carta, tra le parole e nella de­vozione, insolito e curioso che attra­versa tutti i continenti, dall’Africa, presentando la Nuova Gerusalem­me di Lalibela in Etiopia e il Santua­rio dei Santi Martiri d’Uganda all’A­sia con il Santo Sepolcro di Gerusa­lemme, una tappa in Armenia, il San Tommaso di Mylapore in India e i santuari dei cristiani nestoriani in Cina. C’è anche l’America con la Rothko Chapel, a Houston, negli Stati Uniti, il Santuario di San Lazza­ro a Cuba, la Vergine di Guadalupe in Messico e la Virgen de Capocaba­na in Bolivia. Molte le presenze per quanto riguarda l’Europa, da Lour­des a Fatima, santuari per eccellen­za, ma anche Montserrat e Santiago de Compostela in Spagna, la Salette, il santo Curato D’Ars e Mont Saint­Michel in Francia, il Gesù Bambino di Praga in Cecoslovacchia e la Ma­donna di Czestochowa in Polonia, il Purgatorio di San Patrizio in Irlanda e la Lavra della Trinità di San Sergio in Russia. Molte sono state le scelte di «luoghi del sacro» situati in Italia, in una va­rietà che però ha permesso di rap­presentare vari modi di intendere la devozione, legati alle varie zone del nostro paese, dal Sacro Monte di Va­rallo fino ai Santuari della pianura lombarda e all’abbazia di Praglia, in Friuli e al Santuario, «di confine», di Lussari. Dal Lazio, dove troviamo in­vece il Santuario del Divino Amore e quello di Vallepietra, arriviamo inve­ce ad un «viaggio sentimentale» tra i santuari del nostro Meridione. E’ una mappa, non certo esaustiva, ma ricca di curiosità. Ad esempio, scorrendo l’elenco dei santuari scelti, è subito evidente quanto sia forte an­cora la tradizione mariana. Ciascun santuario viene letto dai nostri scrit­tori nei modi e attraverso le strutture letterarie che gli sono più congeniali, da quella della cronaca di viaggio a quella della fiction pura, passando attraverso i ricordi personali o legati alla propria famiglia: modi diversi per raccontare l’aria spirituale, la bel­lezza paesaggista o architettonica del luogo, per tracciare ritratti della varia umanità che si incontra su queste strade e del modo in cui vive la devo­zione in quel luogo preciso. Ogni rac­conto restituisce una storia intensa, legandola alle tradizioni del santua­rio, in un connubio stretto tra la vi­cenda personale e la simbologia sto­rica e popolare del santuario stesso. Questa serie di racconti nasce nel solco di una tradizione letteraria che ormai vanta molti esempi di scrittori che hanno approfondito gli aspetti legati alla devozione e ai santuari più conosciuti. Basti pensare a quanto sia ancora vivo l’interesse per Luor­des che è stata raccontata da scrittori del calibro di Huysmans, Werfel, Chesterton e dal nostro Mario Solda­ti e che riesce ad affascinare una scrittrice discussa come Alina Reyes di cui Guanda ha da poco pubblicato La ragazza e la Vergine, una storia di Bernadette che passa anche attraver­so la ricerca spirituale della scrittrice, nel paese dove avvennero le appari­zioni. Altri artisti hanno legato la loro ricerca, artistica e di fede, all’emble­ma di un santuario: un nome su tutti quello di Giovanni Testori, che ha le­gato la sua immagine allo studio e al­la rivalutazione dei grandi sacri monti alpini del Nord Italia.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: