venerdì 29 aprile 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
Un film per denunciare il cyberbullismo con Girone prete ricco di umanità Ragazzine che si prostituiscono online, bulli che filmano le loro violenze per vantarsi sul web, adulti che rovinano le proprie famiglie con l’azzardo online. Il lato oscuro di internet, quello che troppo spesso finisce nelle cronache quotidiane, è al centro del nuovo film prodotto dalla A.C. Production di Michele Calì e Federica Andreoli con un chiaro intento sociale (la pellicola girata a Verona, gode infatti anche del sostegno delle Ulss locali). Infernet, con la regia e la sceneggiatura di Giuseppe Ferlito, racconta le storie di alcuni studenti e studentesse dalla doppia vita, dei loro genitori spesso assenti o essi stessi irretiti dal web. Spicca la figura di un prete dal grande cuore, ingiustamente diffamato dai bulli come pedofilo perché dà fastidio il suo aiuto agli immigrati, interpretato da un umanissimo Remo Girone. Nel cast anche Katia Ricciarelli, Daniela Poggi, Ricky Tognazzi, Andrea Montovoli, Massimo Olcese, Luca Seta, Roberto Farnesi. Un film dal taglio popolare che si sviluppa come un thriller, a tratti duro ed esplicito in alcune scene di violenza, come quella del pestaggio di due gay. E gli adulti non fanno una bella figura, a partire da Giorgio (Tognazzi), giocatore patologico che entra nel circolo vizioso del poker online. Il cyberbullismo è al centro del film, che segue le bravate sempre più devastanti di un gruppo di liceali che cercano emozioni forti, dalle videochat hard, alle aggressioni a persone indifese. In uno scenario fosco, c’è spazio per la speranza grazie al giovane “pirata” informatico Sandro che alla fine dimostrerà di avere in sé gli “anticorpi del bene”. Angela Calvini © RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: