venerdì 24 luglio 2020
Un'istituzione pubblica per la tutela della ricerca artistica
Il logo di CasaArtista

Il logo di CasaArtista - CasaArtista

COMMENTA E CONDIVIDI

In Francia c’è la Maison des Artistes; in Germania la KunstlerSozialKasse. In Italia c’è un gruppo di pittori, attrici, musicisti, scrittrici, fotografi, registe, drammaturghi, performer, scultori che sta lavorando al cantiere di CasaArtista: un’istituzione pubblica che valorizzi e sostenga ogni artista che operi sul territorio italiano. Precisano di non essere un sindacato, e nemmeno un’associazione di categoria. Sono i rappresentanti di un mondo che in Italia (proprio in Italia) viene ancora sottostimato, quasi che fare cultura su uno schermo, su una tela o sul palcoscenico di un teatro sia una specie di hobby sostenuto da puro afflato romantico, non meritevole, in quanto tale, di tutele. Invece la disciplina artistica è, perlappunto, una disciplina: un lavoro che richiede ricerca, sforzi e sacrifici. E che va supportato. Nell’accordo europeo appena firmato, il sostegno alla ricerca è uno delle leve perno per il rilancio dell’Italia, e si sottoline che «la ricerca artistica e culturale deve essere contemplata al pari di quella scientifica».

Questo gruppo di artisti - i fotografi Rino Bianchi, Michele Corleone e Nicola Lo Calzo, la regista e scenografa Elisabetta Carosio, gli artisti visivi Antonio Dalle Rive e Maddalena Parise, gli attori e drammaturghi Elvira Frosini e Daniele Timpano, i pittori Renato Galbusera e Barbara Pietrasanta, la scrittrice e drammaturga Beatrice Monroy, il musicista Maurizio Pancotti, lo scultore Diego Pasqualin, il drammaturgo e sceneggiatore Roberto Scarpetti, gli scrittori Igiaba Scego e Massimiliano Scuriatti, la scrittrice e sceneggiatrice Caterina Venturini - ha deciso di lanciare la sfida alle istituzioni, chiedendo appoggio per la nascita di CasaArtista. Sul loro sito www.casaartista.it c’è il testo proposto. E la possibilità di firmare la petizione che sostiene l’iniziativa.

La finalità, spiegano, sarà quella di promuovere e valorizzare, sul piano nazionale e internazionale, il lavoro e la figura dell'artista, attraverso una pluralità di strumenti e iniziative: aiuti alla produzione artistica; bandi di concorso; bandi per l’acquisto di materiale; atelier d’artista; festival; residenze artistiche; conferenze; progettualità sulle traduzioni; incontri e formazione del pubblico; attività nelle scuole; scambi culturali internazionali; interazioni con gli Istituti di Cultura stranieri in Italia o italiani all’Estero, e istituzioni culturali in generale; apertura di uno sportello fiscale per l’assistenza gratuita ai propri membri e il confronto con le Istituzioni in vista di una riforma previdenziale.

«I tempi eccezionali che stiamo vivendo richiedono scelte eccezionali», scrivono i promotori nel documento che presenta la petizione. Segnalando che il settore, secondo i dati Eurostar 2018, rappresenta 831.000 lavoratori, dei quali un terzo sono artisti.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: