giovedì 24 marzo 2016
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Il 25 maggio all’Open Air Theater di Expo a Milano il cantante e la bandiera dell’Inter protagonisti di una serata di beneficenza in favore dei più piccoli: «Pensare agli altri è indice di intelligenza e non di bontà» Ocapitano, mio capitano. Chissà quanti gliel’hanno gridato a Javier Zanetti, citando più o meno inconsapevolmente Walter Whitman, quando l’Inter in Europa era lo squadrone da battere. E una (robusta) voce del coro è sempre stata quella di Andrea Bocelli, che di Zanetti è amico oltre che ammiratore. L’evento benefico “Bocelli & Zanetti Night”, in programma il 25 maggio all’Open Air Theater di Expo, nasce proprio da questo incontro al vertice fra due numeri uno del canto e del calcio. «Sono sempre stato un grande tifoso nerazzurro e ho trasmesso la passione pure ai miei figlioli condannandoli, così, alla sofferenza» scherza il tenore di Lajatico. «…Ma, si sa, che la sofferenza fortifica». Con la sua Andrea Bocelli Foundation, l’eroe di Con te partirò è il recordman italiano in fatto di donazioni e iniziative sociali, capace di muovere qualcosa come 15 milioni di dollari all’anno che, stando ai bene informati, equivarrebbero a circa un terzo delle sue entrate. «Pensare al mondo che ti circonda credo sia indice di intelligenza e non di bontà» ammette. «Nella vita oltre un certo livello di benessere non si può andare. Per me è un po’ come la tavola imbandita; cerchi di mangiare il meglio possibile, ma hai uno stomaco solo. Quindi che gusto c’è a sprecare il cibo? Meglio gustarsi la soddisfazione di condividerlo con gli altri». L’idea di Bocelli e di Zanetti è stata quella di sfruttare lo svolgimento a San Siro della Finalissima di Champions League, il 28 maggio, per organizzare tre giorni prima un grande evento in bilico tra musica e sport attraverso cui raccogliere fondi per la Pupi Onlus del campione argentino e per l’Ab Foundation con l’obiettivo di garantire l’accesso all’educazione ad oltre 500 bambini di Buenos Aires e a 1.750 studenti di Haiti. «Io canterò, perché nella vita è la cosa che mi riesce meno peggio, ma sul palco con me e con Javier ci saranno numerose leggende da teatro e da stadio» anticipa Bocelli. Campioni come Paolo Maldini, Gigi Buffon, Clarence Seedorf , Esteban Cambiasso, Samuel Etò, José Mourinho, ma pure il grande Zubin Metha ( che Andrea raggiungerà a breve in quel di Bombay per festeggiare i suoi ottant’anni), Skin, Laura Pausini (solo in video) e, forse, i 2Cellos. « Ma di protagonisti del mondo della musica ne arriveranno diversi altri » assicura. « Potendo rivolgere un invito virtuale, quella sera vorrei tanto avere accanto Renata Tebaldi, artista di gran cuore che per tutta la vita sua s’è spesa moltissimo in favore degli altri». Un segnale concreto in questi tempi di bombe e di terrore. « Non bisogna cedere alla paura » dice Bocelli. « E credo che la risposta ai fatti di Bruxelles possa essere solo una: il coraggio » . © RIPRODUZIONE RISERVATA IL TENORE. Andrea Bocelli
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