L'Europa è ai ferri corti con Blatter dal momento in cui ha deciso di ricandidarsi alla presidenza della Fifa e la Uefa, con il presidente Michel Platini in testa, ha sostenuto apertamente il suo avversario giordano nelle elezioni del 29 maggio. Questo sostegno è diventato ancora più forte dopo lo scandalo che mercoledì ha portato all'arresto di sette tra alti funzionari e dirigenti della Federcalcio mondiale per corruzione.
Blatter, però, crede che la tempistica con cui l'operazione è stata conclusa dalla Polizia federale degli Stati, a soli due giorni dalle elezioni, non sia una coincidenza: "Ci sono degli indizi -afferma- gli americani erano candidati per ospitare la Coppa del mondo del 2022 e hanno perso". Il presidente della Fifa rincara la dose coinvolgendo anche il principe Al-Hussein: "Non dovete dimenticarvi che gli Stati Uniti sono lo sponsor principale del regno Hascemita, quello del mio avversario -commenta- questa cosa puzza". Blatter, infine, si concede anche una chiosa minacciosa, probabilmente rivolta a Michel Platini:"Posso perdonare chiunque, ma non dimentico", avverte.