martedì 25 aprile 2023
Si tratta di raffigurazioni di Cristo, dell'arcangelo Michele e della Madre di Dio nell'antica capitale Dongola
Presentazione della Madre di Dio

Presentazione della Madre di Dio - ph. Magdalena Skarżyńska

COMMENTA E CONDIVIDI

Gli archeologi hanno scoperto dipinti medievali "unici per l'arte cristiana" sulle pareti di un complesso nell'antica Dongola, una città del Sudan che un tempo era la capitale della Makuria medievale. I ricercatori del Centro polacco di archeologia mediterranea stavano esplorando le case risalenti all'ultimo periodo Funj, dal XVI al XIX secolo, quando si sono imbattuti in un'apertura su una piccola stanza dipinta con raffigurazioni della Madre di Dio, di Cristo, di un sovrano nubiano e dell'arcangelo Michele.

Le ricerche preliminari suggeriscono che i dipinti furono creati in un periodo di estrema difficoltà per Dongola, che era un'importante città commerciale sul Nilo, fiorita per centinaia di anni grazie alle relazioni pacifiche tra i musulmani d'Egitto e i cristiani della Nubia. I dipinti mostrano un sovrano nubiano, che si ritiene essere il re Davide, protetto dall'arcangelo Michele e sono accompagnati da iscrizioni che invitano Dio a proteggere la città, scene figurative che gli archeologi considerano "uniche nella storia dell'arte cristiana", come riferisce Artnet News.

Il regno di Davide segnò l'inizio della fine del reame e le sue azioni portarono al saccheggio della città di Dongola da parte del sultanato mamelucco nel 1276. Gli archeologi ipotizzano che i dipinti possano essere stati realizzati mentre l'esercito mamelucco si avvicinava o assediava la città. Le iscrizioni che accompagnano i dipinti, secondo una lettura preliminare, includono suppliche per la protezione di Dio. Le stanze scoperte sono coperte da volte e cupole costruite con mattoni secchi e si trovano a più di 6 metri sopra il livello del suolo medievale, un fatto che ha sorpreso gli archeologi.

Il complesso è adiacente alla Grande Chiesa di Gesù, che era la più importante del regno di Makuria. "Credo che queste strutture siano state costruite proprio in questo luogo per la presenza della Grande Chiesa di Gesù, che secondo le fonti scritte era la più grande e più importante della Nubia", ha dichiarato ad Artnet News Artur Obłuski, direttore del progetto. "Abbiamo finanziamenti per tre nuovi progetti e uno è incentrato sullo scavo della Grande Chiesa di Gesù".

Le pitture murali scoperte sono state messe in sicurezza e protette. Gli archeologi polacchi scavano nella città di Dongola dagli anni Sessanta e l'ultimo lavoro è stato finanziato dal Consiglio europeo della ricerca.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: