sabato 9 aprile 2016
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Dodici aprile 1916: gli Alpini sfondano il confine austroungarico al passo della Lobbia alta (3050 metri) e si aprono la strada verso il Carè Alto. La “Guerra bianca”, porzione d’alta quota della Grande guerra, entra nel vivo: è la prima, grande battaglia in Adamello. Nel suo centenario, Avvenire ricorda questa carneficina proponendo racconti, suggestioni, suoni e immagini dalle due estremità del fronte: Carè Alto e Passo della Lobbia. Sui ghiacci di Carè Alto:

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Questo video, realizzato grazie alla collaborazione del Nucleo elicotteri e dell’Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento, oltre che delle Guide alpine e dell’Azienda per il turismo di Madonna di Campiglio, è un omaggio al Carè Alto, al Cavento e ai loro “skiatori”. A coloro che lassù, 100 anni fa, con un paio sci furono mandati a morire. E anche a coloro che sempre lassù, oggi, con gli stessi attrezzi salgono per divertirsi. Ma che dinanzi a cappelle, crocifissi e fili spinati, anche solo per pochi istanti commemorano il valore di tante vite spezzate.

Passo della Lobbia (clicca sotto per leggere il reportage): Sulle orme di Wojtyla sull'Adamello degli anniversari Dal Tonale al passo della Lobbia, attraverso un testo intercalato da foto e mini–video. Nato nell’Epifania 2015, anche questo reportage fonde la neve di passato e presente deprecando la cruda follia della guerra. Ma pure ricorda un evento storico che la storia mai più vedrà: l'incontro di un Papa appassionato sciatore, nella pace della Lobbia alta, con un Presidente della Repubblica suo incuriosito spettatore. Lassù pregò per i Caduti della Guerra bianca Giovanni Paolo II, e lassù annunciò a tutti di essere in paradiso Sandro Pertini.

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