mercoledì 30 ottobre 2013
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Amazon, il più grande sito di vendite su internet, diventa editore in proprio. Un ulteriore passo, dopo che Jeff Bezos, fondatore e ceo del gruppo, ha comprato lo scorso agosto il quotidiano Washington Post, per una cifra intorno ai 250 milioni di dollari, circa 190 milioni di euro.Nato con l’obiettivo di diventare il più grande negozio di libri, Amazon col tempo è cresciuto a dismisura. Oggi vende praticamente di tutto: dalle scarpe ai prodotti tecnologici. Libri e dischi, ovviamente, rimangono molto importanti. Al punto che da tempo l’azienda ha scommesso sul lettore di libri elettronici Kindle. L’idea di Bezos è semplice: regalare appena possibile i lettori Kindle (unico modo per combattere lo strapotere dei ben più costosi tablet Apple e Samsung) per arrivare a conquistare il mercato del libro elettronico. Difficile dire se stavolta ce la farà. Ma una cosa il signor Amazon ha capito prima di altri: l’editoria di qualità non sparirà con la vittoria del mondo digitale sul cartaceo.Non a caso ha deciso di editare una rivista letteraria, Day One, distribuita per i dispositivi Kindle. Il settimanale – lanciato oggi – avrà un costo di 19,99 dollari all'anno, ma Amazon lo sta offrendo un prezzo di lancio limitato di 9,99 dollari. «Sarà dedicato – come si legge nel comunicato di Amazon – alla narrativa breve e proporrà il lavoro di autori esordienti, con storie da tutto il mondo. Day One presenterà uno scrittore e un poeta a settimana». Il primo numero, disponibile da oggi, offre il racconto breve Sheila di Rebecca Adams Wright, e una poesia di Zack Stretto. La copertina sarà commissionata ogni settimana ad artisti e illustratori emergenti. Ogni numero contiene anche una parte redazionale con articoli che introducono il lavoro di scrittori e poeti, più contenuti multimediali. «Le riviste letterarie hannosempre​re avuto un ruolo molto importante nel dare voce ai autori nuovi – ha spiegato Daphne Durham – Con Day One stiamo cercando di portare questa tradizione nell'era digitale». Insomma, sempre di più Amazon non vuole solo vendere contenuti, ma anche produrli.
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