venerdì 19 febbraio 2010
Al perfido contropiede di Sulejmani risponde la doppietta dell’oriundo che consente ai bianconeri di battere gli olandesi e ipotecare gli ottavi. La cura Zaccheroni sta funzionando. Roma avanti due volte ma sul finale la punisce Cissè
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L’Europa League rivitalizza Amauri e la Juventus. All’Amsterdam Arena, l’attaccante italo-brasiliano stende con una doppietta l’Ajax e ipoteca il passaggio agli ottavi di finale della competizione. Mercoledì prossimo, a Torino, basterà un pareggio per proseguire il cammino internazionale interrotto con l’eliminazione dalla Champions.La cura Zaccheroni sembra funzionare. Dopo il successo in campionato contro il Genoa, ad Amsterdam arriva infatti il secondo successo consecutivo della sua gestione. Una vittoria sofferta, in rimonta, confezionata dai gol di Amauri, bomber ritrovato, e dalle giocate di Del Piero, che si esalta nel 4-3-1-2 scelto da mister Zac per questa classica del calcio internazionale. In meno di mezz’ora, tra primo e secondo tempo, i bianconeri recuperano il vantaggio iniziale di Sulejmani, l’erede di Huntelaar, che al 16’ aveva fulminato Buffon al termine di un contropiede velocissimo. Un uno-due micidiale: la Juve soffre, rischia, ma riesce anche a proporsi impegnando il portiere avversario con Diego, e poi trova il pari (31’ pt) grazie ad un numero da alta scuola di Del Piero che smarca De Ceglie al cross. Amauri salta più in alto di tutti e ritrova un gol importantissimo, bissato al 13’ della ripresa per il vantaggio bianconero. Per l’attaccante, che nelle prossime settimane riceverà il passaporto italiano, è il primo gol in Europa da quello realizzato nel 2008 al Real Madrid.La squadra bianconera sta ritrovando il gioco e il carattere scomparso con Ferrara. È così che i bianconeri resistono al ritorno degli olandesi, che negli ultimi 20’ li schiacciano nella propria area. Zaccheroni, che aveva già sostituito Zebina con Grygera, manda in campo Salihamidzic al posto di Amauri, acciaccato, e Trezeguet al posto di Diego. Mosse alla fine azzeccate. L’espulsione al 48’ di Salihamidzic non incide e gli olandesi - avversari della Juve in due storiche finali di Champions, nel 1973 e nel 1996, con una vittoria di parte - non vanno oltre al palo colpito da De Jong con un gran tiro a Buffon battuto.La fortuna premia gli audaci e questa Juve di Zaccheroni ha avuto il merito di osare su un campo difficile e contro un avversario che, nonostante l’etichetta di nobile decaduta, ha mostrato un buon gioco. Resta ancora qualcosa da registrare in difesa, che Zac ha cercato di rafforzare abiurando lo schieramento a tre per un più prudente modulo a quattro. Bene anche Melo, a centrocampo, e Marchisio, mentre Sissoko è ancora alla ricerca della forma migliore. Tutto, e subito, non si può avere. Per ora va bene così.Roma avanti due volte sul Panathinaikos,  ma all’ 89’ la punisce il tatuato Cissè (3-2)Finisce male per la Roma, che perde in rimonta, 3-2, contro un Panathinaikos apparso tutto, tranne che uno squadrone. Nella bolgia dell’Oaka Stadium i giallorossi rischiano perfino di vincere, passano due volte in vantaggio, ma prendono due gol negli ultimi sei minuti, quasi come se l’undici romanista avesse staccato la spina in anticipo rispetto al triplice fischio finale. In vantaggio con Vucinic, (destro a giro dal limite dell’area, imparabile per Tzorvas), i romanisti sono stati raggiunti al 66’ da Salpingidis, bravo a beffare Doni, subentrato al posto dell’acciaccato Julio Sergio. Poi, dopo esser nuovamente passati in vantaggio - rigore vincente di Pizarro - , i giallorossi sono stati raggiunti prima dal gol di Christodoloupolos e poi sorpassati all’89’ dal temutissimo Cissè. È mancata la concentrazione, ma la squadra è arrivata forse stanca all’appuntamento di ieri sera. Dopo 4 mesi è il primo ko di Ranieri: la serie di risultati utili consecutivi si è fermata a quota 20, Capello mantiene il suo record.
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