mercoledì 16 luglio 2014
Apple e Ibm, una volta acerrimi avversari, alleati sul mercato delle imprese. Intanto Microsoft deve affrontare problemi di riorganizzazione.
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Il mercato dell'alta tecnologia è sempre in movimento. Anche perché in questo ambito chi si ferma per riposare sugli allori è perduto. Apple e Ibm, una volta acerrimi avversari, cercano un'intesa sul mercato delle imprese. Invece Microsoft deve affrontare problemi di riorganizzazione e sono in vista tagli all'occupazione. Apple e Ibm hanno firmato uno storico accordo grazie al quale svilupperanno insieme 100 applicazioni dedicate alle imprese. L'annuncio arriva in conseguenza degli sforzi che Tim Cook, amministratore delegato di Cupertino, sta facendo per riuscire a sfruttare al massimo la domanda proveniente proprio da questo specifico segmento del mercato. In pratica scommette che iPhone e iPad vengano scelti dalle aziende per i propri dipendenti, area su cui la canadese BlackBerry si contraddistingueva. Secondo l'accordo tra le due società - un tempo rivali nel mercato dei computer - Ibm inizierà a vendere iPhone e iPad dotati di ciò che le aziende definiscono generalmente "soluzioni specifiche di settore" per il mondo "corporate". Il numero uno di Ibm, Ginni Rometty, spinge affinchè il suo gruppo fornisca servizi alle aziende in un mondo in cui il software è sempre più basato su Internet. Sul fronte Microsoft invece è in arrivo una cura dimagrante che si prospetta alquanto doloroasa. Il colosso di Redmond si appresta ad annunciare una maxi-riduzione della forza lavoro, la maggiore da cinque anni e forse della sua storia. Secondo indiscrezioni, Microsoft potrebbe tagliare più di 5.800 posti, ovvero una cifra maggiore di quella del 2009. L'obiettivo della riduzione è quello di integrare i cellulari Nokia: i tagli potrebbero infatti concentrarsi nelle aree di maggiore sovrapposizione fra le due società. I tagli potrebbero essere annunciati già in settimana, prima dei conti trimestrali che saranno comunicati il 22 luglio. Quando ha acquistato Nokia lo scorso settembre, Microsoft si è impegnata a risparmi annuali per 600 milioni di dollari nei 18 mesi successivi alla chiusura dell'operazione. Redmond è l'ultima delle aziende tecnologiche che puntano a ridurre i costi riducendo la forza lavoro. Hewlett Packard in maggio ha annunciato 16.000 tagli oltre ai 34.000 già effettuati. Il taglio rientrerebbe nella svolta che l'amministratore delegato, Satya Nadella, intende imprimere alla società. In un'intervista dei giorni scorsi, Nadella aveva detto che Microsoft deve diventare più efficiente e cambiare la propria cultura. "Nulla è escluso quando valutiamo come cambiare la nostra cultura" ha messo in evidenza Nadella, senza precisare se il cambio si sarebbe tradotto in un taglio di posti di lavoro. Nadella ha assunto le redini di Microsoft in febbraio al posto Steve Ballmer e ha cercato di imprimere una nuova marcia a Microsoft, puntando maggiormente sui dispositivi mobili e sul cloud per rispondere alle richieste dei consumatori.
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