lunedì 21 aprile 2014
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Negli ultimi anni le grandi catene hanno "cannibalizzato" le piccole librerie indipendenti bergamasche: negli anni ’80 in provincia ce n’erano più di 400, adesso si sono ridotte a quasi la metà. Per rilanciare la loro attività, intesa come "resistenza" culturale di fronte alla massificazione letteraria imperante, Confesercenti organizza anche quest’anno (fino al 4 maggio) la Fiera dei librai sul Sentierone, a Bergamo. «Questa manifestazione ha 55 anni di storia – sottolinea Cesare Rossi, uno degli organizzatori –. Offriamo alla città la possibilità di scegliere tra un catalogo di 50mila titoli, ma anche 150 eventi culturali in due settimane. È un’occasione per rendere il centro sempre più frequentato». La Fiera è patrocinata dal Comune, che ne condivide gli obiettivi. «Si tratta di una bella opportunità per avvicinare la gente alla cultura – sottolinea l’assessore alle Attività produttive Enrica Foppa Pedretti –. La crisi spinge a cercare modelli alternativi, in grado di migliorare la qualità della vita pur con meno denaro a disposizione: leggere può aiutare a trovare soluzioni. Così come la sinergia tra librerie può ridare slancio al settore». In città la rivincita dei "piccoli" è già partita: negli ultimi mesi due nuove librerie indipendenti hanno aperto in via Pignolo e in via Quarenghi, contribuendo anche a riannodare la rete commerciale dei borghi storici, logorata dalla concorrenza dei grandi centri commerciali. Per due settimane il Sentierone diventerà il salotto letterario della città: in arrivo autori del calibro di Claudio Magris e Beppe Severgnini. «La Fiera rappresenterà un momento di incontro e dibattito – sottolinea l’assessore alla Cultura Claudia Sartirani –, un luogo in cui lasciar correre il pensiero e contaminarsi con tanti stimoli che arriveranno dalle pagine e dalle idee di chi interverrà». Il Comune sarà presente con uno stand in cui sarà presentato il progetto di inserimento delle mura venete nel Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Per il quarto anno consecutivo ci sarà spazio anche per «Unibergamorete», l’iniziativa dell’Università che permette ai docenti di presentare studi e ricerche portate avanti dall’ateneo.
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