sabato 23 aprile 2022
Con il contributo di personalità che conobbero da vicino il già direttore di “La Civiltà Cattolica”: Giovanni Maria Vian, Franco Cardini, Gian Maria Fara, Enrico Letta e Francesco Occhetta
Padre Bartolomeo Sorge

Padre Bartolomeo Sorge - Siciliani / Archivio

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Quale futuro dei cattolici in politica? E quale lievito possono ancora rappresentare i credenti in una società postcristiana? Sono alcuni degli interrogativi che hanno cadenzato la lunga vita di un sacerdote e politologo di eccezione come il gesuita Bartolomeo Sorge (1929-2020).

A più di un anno dalla sua scomparsa la casa editrice Armando ripropone alcuni dei suoi saggi più significativi, composti dal religioso ignaziano tra il 1976 e il 1990. Cattolici e politica (pagine 336, euro 25) già edito nel 1991, è ora riproposto in una nuova veste grafica.

Si tratta di un volume, come rivela la curatrice Laura De Luca, «giovane di trent’anni». Ad accompagnare il lettore sono soprattutto i cinque capitoli introdotti da personalità che conobbero da vicino il già direttore di “La Civiltà Cattolica”: Giovanni Maria Vian, Franco Cardini, Gian Maria Fara, Enrico Letta e Francesco Occhetta.

Questa pubblicazione riscopre lo sguardo profetico ma anche disincantato dell’autore sulla fine del partito dei cattolici e su come intravide prima di altri la crisi della partitocrazia. Un libro che ci aiuta «con una rilettura odierna», secondo una felice definizione di Federico Lombardi, a tracciare una possibile «svolta tra fede e politica» anche per la società di oggi.

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