venerdì 13 febbraio 2015
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​I guastatori Luca e Paolo irrompono nel rassicurante festival di Carlo Conti con una sferzante canzoncina sulle celebrazioni-spettacolo degli artisti scomparsi da parte dei media e di internet (“Ciao Pino, o Mango o Daniele, vedi te” ironizzano), sui funerali che diventano show televisivi, sui selfie con il caro estinto e sul Festival di Carlo Conti dove “riesumano una salma ogni due ore”. Dopo i poco convincenti Siani e Pintus, arriva almeno  un po’ di ritmo comico nella serata delle cover. Il duo torna a mezzanotte con una parodia delle nozze gay che di questi tempi irriterà i paladini  della legalizzazione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso. “Siamo gay e siamo ok” attacca beffardo Luca, snocciolando una serie di diritti (adozione, mutui, assistenza in ospedale, eredità, suocere comprese) che fanno cambiare idea al povero Paolo schiacciato dal peso nella quotidianità di un matrimonio. Anche se a fare ancora più ridere sono lo scatenato presidente Massimo Ferrero, che ruba il palco a Carlo Conti e una Arisa che sforna gaffe in scioltezza, mentre vincente è la simpoatia “spaziale” dell’astronauta Samantha Cristoforetti..Il Festival comunque canta giovane in apertura con la sfida  tra le Nuove Proposte, (passati l’ottimo Giovanni Caccamo autore della scuderia Caselli e l’intensa Amara che invita a pregare in”Credo”) . Altra scoperta di Caterina Caselli e il giovane Federico Paciotti che spiazza in apertura di Festival contaminando il canto da tenore e la chitarra hard rock su "E lucevan le stelle" da Tosca e poi su “Nessun dorma” da Turandot.  Per appassionare i telespettatori  Conti è capace di rimettere in gara, a suon di televoti,  pure Mina, Modugno, Endrigo e Tenco. La serata delle cover diventa una divertente sfida della nostalgia, con cinque  gironi e vittoria finale. Vince Nek (in premio una nuova varietà di garofano di Sanremo) con la grinta di Bono degli U2 su “Se telefonando”, seguito dal Volo che valorizzano “Ancora” di De Crescenzo, mentre al terzo posto si piazza Masini con il commovente omaggio all’amico Francesco Nuti con la sua “Sarà per te”. Seguono Moreno che rifà in reggae-rap “Una carezza in un pugno” di Celentano e  i Dear Jack con “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo .  Repertorio comunque rigorosamente anni 60/70/80 stile “ I migliori anni”. Ciliegina sulla torta, per la gioia delle ex ragazze anni 80, il ritorno dei redivivi Spandau Ballet sulle note di “True” che saranno in tour in Italia a marzo, e per quella delle ragazze di oggi, gli americani Saint Motel.
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