lunedì 30 maggio 2022
Dopo due anni di sospensione dovuti al Covid, la trentesima edizione delle Olimpiadi internazionali di filosofia si è svolta da mercoledì a domenica a Lisbona
Un’opera di Maurizio Gabbana parte del progetto "AssenzA" in esposizione a Monza presso l’associazione Arti<>sta dal 2 al 17 giugno

Un’opera di Maurizio Gabbana parte del progetto "AssenzA" in esposizione a Monza presso l’associazione Arti<>sta dal 2 al 17 giugno - courtesy Elisa Alberti

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Dopo due anni di sospensione dovuti al Covid, la trentesima edizione delle Olimpiadi internazionali di filosofia si è svolta da mercoledì a domenica a Lisbona. La rassegna, destinata a studenti delle scuole superiori, ha accolto 42 delegazioni nazionali in provenienza da tutti i continenti, riunendo per tre giorni un centinaio di giovani vincitori delle rispettive olimpiadi nazionali. Per l’Italia erano presenti Giulia Pession, risultata alla fine la vincitrice, e Giovanni D’Antonio, accompagnati a Lisbona dalle professoresse Fiorenza Toccafondi e Francesca Gambetti. Un’accoglienza particolarmente calorosa è stata tributata alla delegazione ucraina, accolta da un prolungato saluto da parte di tutti i presenti. Mancavano invece le rappresentative russa e bielorussa. L’edizione, diretta da Manuel João Pires, è stata arricchita da momenti di confronto tra studenti e docenti sul tema della guerra e da incontri con esponenti di spicco del pensiero contemporaneo quali A. C. Grayling, Carlos Correia, Stephen Law e Susan Neiman. Il Portogallo succede così all’Italia, ultimo paese a ospitare le Olimpiadi (Roma 2019) prima dell’interruzione legata al Covid e due edizioni online svoltesi nel 2020 e 2021.


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