giovedì 4 marzo 2021
Protocollo Sanremo. Nella città dei fiori che ormai sbocciano tutto l’anno, delle poltrone parlanti – ma solo con Fiorello – delle volanti della polizia che alle 22.03 inseguono non l’Uomo Ragno...
Irama, il “grande fratello” ripescato
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Protocollo Sanremo. Nella città dei fiori che ormai sbocciano tutto l’anno, delle poltrone parlanti – ma solo con Fiorello – delle volanti della polizia che alle 22.03 inseguono non l’Uomo Ragno ma Orietta Berti che aveva violato il coprifuoco, come potevamo pensare che il Covid non avrebbe fatto la sua comparsa? Due membri dello staff di Irama sono risultati positivi e quindi il 25enne cantante (vincitore del talent Amici nel 2018) secondo protocollo nazionale ora sarebbe in quarantena... Da regolamento, la sua terza partecipazione al Festival salterebbe, ma il protocollo sanremese ha giustamente evitato la beffa al ragazzo idolo di tante teenager che si sono innamorate con la sua 'vecchia' ballata La ragazza dal cuore di latta.

Da regolamento nel mezzogiorno di fuoco sanremese, Irama era fuori dalla gara. Si passa da 26 a 25 cantanti, anche per la gioia di Ibrahimovic che al ritorno dalla 'trasferta' con il Milan avrebbe trovato un Festival più corto e meno stancante anche per un carneade come lui. Ma gli Amarello con grande sensibilità, va detto, hanno subito pensato al cambio in corsa al rigidissimo regolamento. Amadeus lancia la scialuppa di salvataggio, gli altri 25 artisti danno il placet solidale al cantante estromesso e Fiorello raccoglie con gioia la riforma 'salvaIrama'. «Il mondo è cambiato e anche il regolamento di Sanremo può farlo». Giusto. Irama torna in gioco e può cantare La genesi dei colori, così come questa sera potrà partecipare alla sfida – sempre più determinante per l’esito finale – dei duetti con Cyrano di Francesco Guccini.

«Per entrambe le canzoni di Irama, farà fede la registrazioine della prova generale». Ripescaggio clamoroso in tempi di pandemia, ma anche doveroso per un artista che non ha nessuna colpa del virus che anche qui canta famelicoVolare. In caso di clamorosa vittoria di Irama – Mai dire mai, canta in questo caso Willie Peyote – si tratterebbe del primo successo in 'remoto' nella storia del Festival di Sanremo. Anche se a dire il vero ci sarebbe un precedente, ed è quello di Sanremo 1955. Conduzione degli 'Amarello' di allora, i mitici Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, vince il reuccio della canzone Claudio Villa, il quale a causa di una laringite nella serata finale non avrebbe potuto esibirsi se non gli fosse stata concessa la registrazione fonografica di Buongiorno tristezza.

Lo stesso pensiero che ha avuto Irama al risveglio ieri mattina, buongiorno tristezza. Ma oggi è un altro giorno, anche se in qualche artista abbiamo notato una certa 'impunità di gregge'. Il protocollo sanremese prevede una bolla di sicurezza per i cantanti che dovrebbero consumare i pasti nella loro stanza d’albergo e non prendere parte ad allegre brigate da aggiungi un posto a tavola. Vigilate gente, anche per evitare altri casi Irama da qui a sabato sera.

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