giovedì 3 novembre 2016
Al museo approdano le carrozze usate da papa Mastai Ferretti dal 1859 al 1870, dotate di cappella, salotto con trono e una loggia per le benedizioni
Il treno di Pio IX arriva alla Centrale Montemartini
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Nell’epoca dei viaggi papali intorno al mondo può far sorridere che un Pontefice impiegasse più di mezz’ora per coprire in treno i 19 chilometri della Roma-Frascati. Ma a metà ’800 era indubbiamente un segnale di modernità che un discendente dell’apostolo Pietro promuovesse la costruzione di ferrovie. E che usasse personalmente il nuovissimo mezzo di trasporto. Certo il “Papa Re” non viaggiava sui treni pubblici. Papa Mastai Ferretti aveva un suo personale treno, tre carrozze da far invidia a una testa coronata, dono di aziende pontificie commissionate a officine francesi. Una allestita a loggia per le benedizioni, la seconda con salotto e trono, la terza a sontuosa cappella.


Dopo la fine del Regno Pontificio nel 1870 il treno papale è finito alla stazione Termini, poi esposto a Castel Sant’Angelo per il 50° dell’unità, quindi al Museo di Roma di via dei Cerchi nel 1930 e nel 1951 nella nuova sede di Palazzo Braschi, abbattendo una parete su piazza Navona per farcelo entrare. Ora il treno di Pio IX ha trovato degna collocazione in una nuova sala della Centrale Montemartini, il polo museale che dal 1997 espone nella prima centrale elettrica pubblica romana statue e reperti dei Musei Capitolini. Nel luogo che abbina archeologia classica a archeologia industriale, da oggi è in mostra il prezioso reperto, vera opera d’arte su ruote. All’epoca costò 140 mila franchi, compreso il trasporto via acqua dal Rodano a Marsiglia, da Civitavecchia a Ripa Grande sul Tevere. La cappella è ornata con sculture di rame argentato e dorato, fregi e pitture.


Giovanni Maria Mastai Ferretti, elevato al soglio pontificio il 16 giugno 1846 col nome di Pio IX, era pienamente consapevole dell’importanza che avrebbe avuto la rete ferrata nello sviluppo economico, sociale e politico delle nazioni. Appena eletto dispose la costruzione di alcune linee ferrate che collegarono Roma con i principali centri dello Stato Pontificio: nel 1856 la linea «Pio Latina» Roma-Frascati, 19 km; nel 1859 la «Pio Centrale» Roma-Civitavecchia, 73 km; nel 1862 la Roma-Velletri-Ceprano.Il treno fu commissionato nel 1858 dalle società “Pio Centrale” e “Pio Latina”. I vagoni sono i più antichi esistenti in Italia. Pio IX lo ha usato per la prima volta il 3 luglio 1859, fino a Cecchina (Albano) dalla stazione di Porta Maggiore, allora capolinea delle ferrovie pontificie.












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