martedì 17 maggio 2022
Inaugurata ieri la quarta sede di piazza San Carlo, con un progetto che vede al centro uno spazio in cui fotografia e video arte potranno esprimere il loro valore estetico
Gallerie d'Italia apre a Torino la quarta sede

Ansa / Tino Romano

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Quattro musei nel cuore delle città. Quattro percorsi espositivi aperti a tutti. Quattro centri di elaborazione scientifica. Quattro storie e un’unica rete di cultura e dialogo tra arte e territorio, valorizzazione storica e innovazione. Dopo Vicenza, Napoli e Milano, aprono le 'Gallerie d’Italia' di Intesa Sanpaolo a Torino. È stata infatti inaugurata ieri la quarta sede di piazza San Carlo, con un progetto che vede al centro uno spazio in cui fotografia e video arte potranno esprimere il loro valore estetico, affrontando i temi cruciali del nostro tempo. La nuova sede torinese presenterà da subito in mostra uno dei protagonisti del panorama fotografico internazionale, Paolo Pellegrin. L’esposizione, intitolata 'Una fragile meraviglia', nasce da una committenza di Intesa Sanpaolo che ha chiesto al fotografo una lettura per immagini di uno dei temi della contemporaneità: il rapporto tra uomo e ambiente. Un progetto che ha impegnato il fotografo per oltre un anno, e lo ha visto muoversi in diverse zone del mondo. Il progetto architettonico delle Gallerie d’Italia a Torino è firmato dall’architetto Michele De Lucchi, capace di trasformare gli spazi di Palazzo Turinetti in un luogo dove immagini e storia promuovono i temi legati alla sostenibilità. Il museo, inaugurato ieri, è sede di alcune importanti collezioni della Banca: l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, che raccoglie oltre sette milioni di immagini, un prezioso nucleo di opere del barocco piemontese con dipinti, sculture, arazzi e arredi dal XIV al XVIII secolo e le nove tele realizzate nella seconda metà del Seicento per l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo. Ed è proprio sull’importanza della cultura come rapporto tra passato e futuro che interviene Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo: «Questo genere di trasformazione contribuisce a rigenerare i centri storici delle città. Trovo sia insostituibile il ruolo della cultura nella nostra società, perché rappresenta speranza e dialogo, nonché la fiducia nel futuro, soprattutto in uno scenario di incertezza come quello che stiamo vivendo. La fotografia - continua Bazoli - avrà un ruolo da protagonista qui, in quanto tratto identitario di Torino e strumento indispensabile nel racconto del presente e del passato. Con questo progetto le Gallerie si fanno icona dell’anima di una banca impegnata nel sociale come poche altre al mondo, in uno spazio di creatività dal respiro internazionale». All’intervento di Bazoli è seguito quello di Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di amministrazione della banca: «Non c’è niente di meglio della cultura per investire in Italia, ma per farlo è fondamentale avere sempre chiara la capacità progettuale». Si prosegue poi con le parole dell’amministratore delegato Carlo Messina: «Questa iniziativa fa parte di un approccio alla responsabilità sociale che garantisce sostenibilità al territorio in cui opera; inoltre si aggiunge alle cose importanti che questa città può vantare nel legame tra cultura, turismo e attrazione verso il territorio».

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