giovedì 7 settembre 2017
Il regista Silvio Soldini presenta, fuori concorso, «Il colore nascosto delle cose» con Adriano Giannini e Valeria Golino. Un film che rende giustizia a tanti disabili, ciechi e non vedenti
Valeria Golino in «Il colore delle cose» di Silvio Soldini

Valeria Golino in «Il colore delle cose» di Silvio Soldini

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“Qualche anno fa ho girato un documentario, “Per altri occhi”, con dei non vedenti. Mi sono accorto da un lato quanto la vista ci porta a giudicare subito e a non conoscere a fondo e quanto tanti non vedenti siano persone piene di vita e d’ironia, che nonostante il loro handicap lavorano, fanno sport, viaggiano... Mi sono poi reso conto che al cinema non avevo mai visto niente di tutto ciò. Quindi ho deciso di portarcelo io". Il regista Silvio Soldini ha raccontato così com’è nato ’Il colore
nascosto delle cose’
, il film oggi fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e da questo fine settimana nelle sale.

Una commedia delicata, su Teo (Adriano Giannini) un pubblicitario immaturo e donnaiolo che letteralmente “brancola nel buio” della vita, che gli verrà cambiata per sempre dalla forza di Emma (un mimetica Valeria Golino). "Al cinema o in tv i ciechi erano spesso dipinti in modo drammatico, scontato, o con dei quasi super-poteri. Così ho deciso di filmare una storia d’amore con una non vedente come accade nella vita” conclude il regista.


Un film che è di grande attualità e che rende giustizia alle 320.000 persone cieche in Italia gli oltre 1.500.00 persone ipovedenti. Ed a Venezia è stato presentato anche un progetto di accessibilità culturale dedicato a loro e alle 800mila persone sorde oraliste e 500mila persone affette nello spettro autistico.

Cinemanchìo – Progetto di accessibilità culturale” , realizzato dalla sinergia tra le associazioni Consequenze, Torino + Cultura Accessibile Onlus, Blindsight Project Onlus e Red, è stato sviluppato per garantire a centinaia di migliaia di persone la partecipazione attiva e continuativa all’offerta culturale in Italia attraverso la sottotitolazione per persone sorde e ipoudenti, l’audiodescrizione per persone cieche e ipovedenti e l’adattamento ambientale delle sale cinematografiche per le persone con disabilità cognitive.

Cinemanchìo, mira anche a sensibilizzare il legislatore al perfezionamento della recente Legge Cinema e il mondo della produzione, distribuzione e degli esercenti cinematografici per realizzare in modo sistemico la resa accessibile del prodotto filmico. La proposta di Cinemanchìo si concretizza in vari punti: realizzazione di sottotitolaggio e audiodescrizione per almeno 40 film a stagione; organizzazione di proiezioni con Friendly Autism Screening (1 domenica al mese); creazione di una struttura formativa per il sottotitolaggio e l’audiodescrizione e per altre attività correlate e realizzazione di un festival tematico internazionale. Il progetto pilota – che ha ottenuto un sostegno di Siae prevede la realizzazione di percorsi di accessibilità in 4 importanti città italiane e partirà da settembre 2017 con la resa accessibile del film “La musica del silenzio” di Michael Radford, con Antonio Banderas, e Luisa Ranieri, biopic sulla vita del tenore Andrea Bocelli, distribuito da QMI Stardust dal 18 settembre e con le proiezioni Friendly Autism screening per i bambini la domenica mattina nel circuito UCI.

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