sabato 8 febbraio 2014
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Sulle piste di Sochi è subito il momento dei “folli” della discesa libera. E l'Italia prova a tramutare in metallo pregiato le poche speranze medaglia. Questa domenica lo sci alpino assegna il suo primo titolo olimpico e nella lista dei pretendenti al podio ci sono anche gli azzurri. Lo ha detto la stagione e lo hanno ribadito le prove nelle quali Peter Fill, Werner Heel hanno fatto segnare il terzo e il quarto tempo alle spalle dell’eterno Bode Miller e di Svindal. Ma in corsa c'è anche l'imprevedibile Christof Innerhofer che è sceso pensando più a studiare il tracciato che al crono. E più di qualche speranza di aggiungere un'altra medaglia olimpica alle sei già conquistate ce l'ha anche il nostro portabandiera Armin Zoeggeler, saldo al terzo posto dopo le prime due manche dello slittino.  Nella giornata di sabato, intanto, Carolina Kostner, grazie al secondo posto nella prova del corto ha guidato la squadra azzurra del pattinaggio di figura alla finale. Carolina ieri ha anche compiuto 27 anni: «Non sono abituata a festeggiare tanto – ha rivelato –, ma quello di oggi è il mio compleanno più bello».  Mentre il primo oro dei Giochi russi è andato all’americano Sage Kotsenburg, grande interprete dello snowboard. Un boccone amaro per Vladimir Putin che ha dovuto digerire anche la “sbavatura” nella sfarzosa cerimonia inaugurale nella quale è rimasto spento il quinto cerchio olimpico. Un incidente in mondovisione, davanti a 3 miliardi di telespettatori (5 milioni in Italia), ma “censurato” dalla tv russa, che l'ha sostituito con immagini delle prove del giorno prima, grazie alla quindicina di secondi di ritardo con cui veniva trasmesso lo show.  Il nostro premier Enrico Letta, intanto, ha visitato Casa Italia e il villaggio degli atleti, occasione per consolidare il progetto olimpico italiano per il 2024. «È una partita giocabile – ha detto Letta –. Ho incontrato il presidente del Cio, Thomas Bach, gli ho ripresentato l’intenzione del governo italiano di accompagnare, aiutare e sostenere con tutto ciò che sarà necessario una eventuale candidatura per il 2024». Un progetto che dovrà fare i conti con budget etici, nulla a che vedere con lo sfarzo visto qui a Sochi. «Niente cose faraoniche – ha sottolineato il premier –. Olimpiadi con i costi visti qui sono impensabili: da noi deve vincere l’italianità, se l’Italia vincerà è per quello che ha alle spalle, il “soft power” che è straordinario. Valuteremo il dossier e sarà fondamentale l’esperienza dell’Expo 2015. Faremo cose alla nostra portata, con il giusto equilibrio legato alla qualità e all’affidabilità».
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