giovedì 2 luglio 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
Venti luglio 1865: Giuseppe Loss di Primiero (Trento) conquista cima Tosa. Sulla regina del Brenta, oltre 3.100 metri d’altitudine, sale con 6 compagni. E iscrive il suo nome nell’albo d’oro dell’alpinismo dolomitico. Diciannove luglio 2015: alla vigilia del 150°, calpesteranno le nevi perenni della vetta (anche) 2 disabili. Un evento mai visto da quelle rocce, una seconda conquista: si chiama “150cima Tosa_open”, ed è una 3 giorni che dal 18 al 20 luglio celebrerà l’impresa del 1865. La propongono le guide alpine di Activity Trentino (con sede ad Andalo) in collaborazione con le colleghe di Madonna di Campiglio, ed è rivolta a tutti. Ad alpinisti e appassionati di montagna. A tutti coloro che sono in grado di percorrere un sentiero in quota. E, con l’aiuto e le attrezzature fornite dai professionisti della montagna, di superare 20 metri in facile arrampicata di secondo grado. Lo spirito della proposta: “Vogliamo andare oltre la pura celebrazione dell’anniversario – scandisce ad Avvenire Simone Elmi, il responsabile organizzativo – e dimostrare come la montagna sia davvero una palestra per tutti, una palestra che aiuta a superare i limiti, una palestra che unisce”. Lo testimonieranno Maria Chiara Pavesi (leggi qui l’intervista) del comitato Uisp (Unione italiana sport per tutti) di Trento e Alberto Benchimol, direttore esecutivo della bolognese “Fondazione per lo sport Silvia Rinaldi Onlus”: in vetta condurranno 2 ragazzi disabili, uno con problemi psichici e una non vedente. Insieme a tutti gli altri. Tra boschi, sentieri, rocce e nevi di un 150° davvero “open”.  Sabato 18 luglio: l’avvicinamento Accompagnati dalle guide alpine si partirà alle 12 del 18 luglio, in contemporanea da Madonna di Campiglio e Molveno: due versanti, due gruppi che dopo circa 4 ore e 1000 metri di dislivello si riuniranno al rifugio Pedrotti. Giusto un’ora per riposarsi, e alle 18 un momento culturale introdurrà nel clima del 150°. Si intitola “Quindici decenni in un’ora, pensieri e parole sulla Tosa”, e si dipanerà in 3 brevi interventi: nel primo verranno letti e commentati alcuni passi del diario di Loss, fonte preziosa da cui scaturisce il ricordo di quella “prima volta”; il secondo sarà focalizzato sulla poesia in cui Antonio Fogazzaro, all’inizio del secolo scorso, condensò le emozioni provate nell’ascendere alla vetta; il terzo presenterà invece una recentissima ipotesi, secondo cui nuove misurazioni avrebbero decretato il primato della vicina cima Brenta sulla Tosa. Tra una relazione e l’altra, gli intermezzi a cura della Scuola musicale delle Giudicarie (con sede a Tione, sempre provincia di Trento) accresceranno il clima celebrativo. Per poi accompagnar tutti verso cena e pernottamento. Domenica 19 luglio: la cima Il giorno successivo inizierà alle 6: prima colazione e partenza per la vetta. Sarà tutto sentiero o facili gradoni, a eccezione di circa 20 metri d’arrampicata. Ma niente paura: nessuno salirà “da primo”, le guide alpine lasceranno la corda e aiuteranno chi si troverà più in difficoltà. Per intenderci: anche se si perderà la presa, sarà impossibile cadere. Così fino alla vetta, dove in un momento che si annuncia suggestivo e carico di significato risuonerà “Il Pianto della Tosa”: la poesia di Fogazzaro, che si conclude con “Italia, Italia!”. Un grido, quasi un’invocazione che il corno francese di Franco Puliafito amplificherà poi nell’Inno di Mameli. Già. Perché nel 1865 quelle nevi erano ancora austriache. E lo scrittore vicentino, da lassù spaziando con lo sguardo a 360°, ricorda che le acque “piangenti” da quei ghiacci – una delle tante sorgenti del Sarca - sono le stesse del Garda, del Mincio, del Po, della Laguna…della sua patria.

Insomma: 150Cima Tosa_Open non solo sancirà una seconda conquista (quella dei disabili), ma pure una riconquista. Di tutti gli italiani, senza distinzione. Il rientro, poi, nel primo pomeriggio, avverrà per la stessa via dell’andata. Lunedì 20 luglio: il 150° a Molveno Lunedì 20, giorno dell’anniversario, il momento clou arriverà alle 21: a Molveno, nella piazza della chiesa, centinaia di persone si raduneranno per “La Tosa dei pionieri, dei pensieri, dei racconti e della poesia”: una serata condotta da Rosario Fichera, costruita attorno alla proiezione del video realizzato nei 2 giorni precedenti e impreziosita da 3 “testimonial”. Roberto Mantovani, giornalista di montagna, racconterà “I misteri della Tosa”; Cesare Micheletti, in rappresentanza della Fondazione Dolomiti Unesco, titolerà le sue parole “Accedere al sublime”. Alberto Benchimol, medaglia d’oro paralimpica, illustrerà “Il valore dello sport in montagna per disabili”. Informazioni pratiche Le guide alpine di Andalo raccolgono le iscrizioni per l’ascesa presso il loro ufficio in via Paganella 3, oppure anche telefonicamente (0461.585353) e via mail (info@activitytrentino.it ). Quelle di Campiglio in via Pradalago 17 (telefono 0465.442634, mail info@guidealpinecampiglio.it ). Il costo di 80 euro a persona copre l’accompagnamento alpinistico e il noleggio dell’attrezzatura (imbracatura, corde, caschi, moschettoni, discensori ecc…). Rimangono esclusi vitto e alloggio presso il rifugio Pedrotti. Ai partecipanti sono richiesti un minimo di allenamento alpino e assenza di vertigini. Chi intende salire autonomamente, può comunque partecipare in piena gratuità ai vari eventi della 3 giorni.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: