giovedì 14 maggio 2015
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“Aderiamo con convinzione all’appello presentato oggi da Avvenire (LEGGI L'ARTICOLO) per contrastare l’iniqua pratica dell’utero in affitto e lo rilanciamo con una sottoscrizione personale e associativa, affinché sia messa al bando questa nuova, terribile, forma di schiavitù femminile”. È quanto dichiara Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’associazione Scienza & Vita, in una nota diffusa questa mattina. “Siamo convinti - spiega Ricci Sindoni - che la cosiddetta maternità surrogata sia un abuso compiuto sul corpo delle donne, usate come incubatrici, in cui la ‘delocalizzazione’ in Paesi poveri favorisce lo sfruttamento di chi non ha altro bene da vendere se non la propria capacità riproduttiva. In questo modo si realizza inoltre un inqualificabile commercio di bambini fatti su commissione, una compravendita che, è bene ricordarlo, è normalmente e giustamente sanzionata in tutto il mondo quando svolta dopo la nascita”. Da qui l’invito a “firmare l’appello internazionale #stopsurrogacynow sul sito www.stopsurrogacynow.com.

Anche il Forum delle famiglie ha reagito all'articolo di Avvenire: "La pratica della maternità surrogata, ultimo (almeno per ora) gradino dell’aggressione alla vita umana che riscopre l’antica arte dello schiavismo, sembra destinata a diventare il nuovo diritto inalienabile. Questa volta, per fortuna, il “no” arriva da un inedito coro di voci. È il caso della nuova vibrante petizione pubblicata lunedì in Francia dal quotidiano della sinistra Libération, che si aggiunge alle autorevoli voci del femminismo internazionale. La petizione francese rilancia un’iniziativa laica appena lanciata negli Stati Uniti da un network informale di oltre 160 personalità e associazioni di 18 Paesi intitolata Stop surrogacy now (Fermare subito la maternità surrogata)". "Il Forum - conclude la  nota - condivide questa iniziativa come associazione ma anche come singoli aderenti e invita pertanto a sottoscriverla on line sul sito www.stopsurrogacynow.org". “Il Movimento per la Vita italiano - si legge in un comunicato - aderisce con entusiasmo alla campagna contro l’utero in affitto lanciata negli Usa da #stopsurrogacynow e rilanciata in Francia da Libération e in Italia da Avvenire. Il Movimento per la Vita italiano riafferma il suo deciso no a ogni forma di colonialismo e di schiavismo mirante a soddisfare presunti diritti individuali nei Paesi ricchi sulla pelle delle donne dei Paesi poveri e dei figli loro sottratti. Per questo, non solo ci opporremo a qualunque sanatoria a favore delle coppie italiane che servendosi della maternità surrogata hanno acquistato bambini all’estero, ma vigileremo con il nostro Ufficio Legale affinché nell’applicazione in Italia della fecondazione eterologa non vengano spacciati come ‘rimborsi spese’ pagamenti in denaro per donatrici costrette dal bisogno, perché sia chiarita la natura delle forniture di ovuli che alcune Regioni importano dall’estero e perché siano oscurati i siti che pubblicizzano il commercio di gameti”.

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