mercoledì 12 marzo 2014
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Il Milan è in crisi, erano molti anni che non andava così male, dal '96-'97. E quest'anno appare con uno dei punti più bassi dell'era berlusconiana. Fuori dalla coppa Italia ai quarti di finale in gennaio contro l'Udinese, fuori dalla Champions da ieri agli ottavi di finale (le italiane non facevano così male nella principale coppa europea dal 2008-'09), decimo in campionato, a -9 dall'Inter e -8 dal Parma (che ha una partita in meno), ultimi porti possibili per l'approdo alla prossima Europa League. Si rischia di bissare la stagione 1996-'97, l'ultima senza coppe per il Milan a fine stagione: quell'anno i rossoneri finirono undicesimi in campionato, non qualificandosi per l'Europa, che in corso di annata avevano perso già a dicembre, dopo i gironi Champions, ed erano stati estromessi dalla coppa Italia addirittura in novembre. Un flop totale per il maestro Tabarez, che venne esonerato a dicembre. Ma al Milan non servì il ritorno di Arrigo Sacchi per la seconda parte di stagione. Negli altri anni, compreso il 2000-'01 (con la precoce eliminazione dalla Champions con conseguente esonero a marzo di Zaccheroni) il Milan ha comunque sempre rimediato un posto per le coppe per la stagione seguente, quanto meno nell'ex coppa Uefa, oggi Europa League. Quest'anno per riuscire a centrare almeno l'Europa "minore" occorrerà un miracolo sullo stile dell'anno scorso, quando in fotofinish i rossoneri soffiarono il posto in Champions alla Fiorentina. Un'ultima nota: sotto nessun aspetto l'arrivo di Seedorf ha migliorato il Milan rispetto alla gestione-Allegri: quest'ultimo ha disputato 27 partite ufficiali, viaggiando ad una media punti-partita di 1,37, segnando 1,59 reti a partita e subendone 1,33; l'olandese ha una media punti di 1,18, segna 0,90 reti a partita e ne subisce 1,36.
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