venerdì 31 agosto 2012
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​La Paralimpiadi di Londra stanno registrando un grande successo. Leggendo i giornali inglesi, si viene a conoscenza che la cerimonia di apertura è stata vista in Inghilterra da ben 11,2 milioni di telespettatori (secondo l'Evening Standard, "più dell'ultima puntata del telefilm Friends). In Italia un dato così si ha solo per una partita dell'Italia ai mondiali di calcio. Il dato fa il paio con il tutto esaurito registrato all'Olympic Stadium, che per l'occasione ha strappato tutti i 62 mila biglietti.Ma non è finita qui. Tv, radio e giornali dedicano grandissimo spazio a gare ed atleti. Le edizioni del pomeriggio e i giornali "free" che accolgono pendolari e turisti all'ingresso e all'uscita della metro riportano fedelmente tutto quanto accade all'interno del villaggio e sui campi di gara, a testimonianza che lo sport paralimpico non rischia certo di passare come il "parente povero" di quello olimpico e che gli atleti in gara inquesti giorni hanno grandi valori atletici e competitivi, non solo morali.E da noi? Ieri, nel corso dell'inaugurazione di "Casa Italia", il presidente del Cip, Luca Pancalli, ha sottolineato che "qualcosa sta cambiando". E ha precisato: "Qui a Londra c'è la più grande copertura mediatica di sempre per ciò che concerne le Paralimpiadi. Ma anche da noi qualcosa sta succedendo: si ha una percezione diversa rispetto al passato. Vedo meno elementi pietistici e una grande attenzione per gli atleti e per la loro credibilità conquistata sul campo". Probabilmente ciò è vero. Qualche grande giornale nazionale segue l'avvenimento e da giorni ha dato spazio alla manifestazione. Ma l'impressione è che si tratti ancora di piacevoli eccezioni. Non solo: l'audience clamorosa della tv inglese pone in risalto la scarsa attenzione della nostra Rai, che ha dirottato la cerimonia inaugurale sul canale RaiSport e continua a seguire gli avvenimenti solo sul canale 57 del digitale terrestre. Fa eccezione Sky, che dedica sei canali tematici sportivi alle paralimpiadi.L'impressione, tuttavia, è che lo scatto debba ancora avvenire. Alla vigilia dei giochi paralimpici era stato il commissario tecnico della nazionale di ciclismo, Valentini, a affermare: "Siamo forti, abbiamo atleti e materiali. Quello che però ci manca da colmare rispetto ad altre nazioni, come Germania o Inghilterra, è un 'gap' culturale".
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