mercoledì 27 aprile 2016
​La città brasiliana in piena crisi politica ed economica paga ritardi preoccupanti: dei 33 impianti in cui si assegneranno le medaglie, quattordici restano in costruzione.
Olimpiadi di Rio, cento giorni all'alba
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A cento giorni dall’inizio delle prime Olimpiadi nella storia del Brasile a Rio de Janeiro i problemi non mancano: dai ritardi sulla consegna degli impianti sportivi e delle opere infrastrutturali, dall’inquinamento dei bacini idrici di Rio, fino alla minaccia delle zanzare e del relativo virus “Zika”. Così al grande entusiasmo per l’assegnazione della sede olimpica avvenuta nell’ottobre 2009 si è sostituita la grande preoccupazione. Una congiuntura negativa, soprattutto politico-economica si sta riflettendo inevitabilmente anche sulle Olimpiadi. Gli organizzatori hanno dovuto tagliare di 900 milioni di reais (circa 230 milioni di euro) il preventivo di spesa per l’organizzazione dei Giochi. I tagli hanno colpito soprattutto gli impianti e le costruzioni temporanee, mentre alcune opere sono state ridimensionate. La metro leggera, ad esempio, opererà esclusivamente da Ipanema a Barra, dove sorge il villaggio olimpico, senza fermarsi alle altre stazioni. Cancellata definitivamente la prevista tribuna galleggiante nella laguna Rodrigo de Freitas, il cui livello di inquinamento è sempre fuori controllo, per assistere alle gare di canottaggio. Le tribune ospiteranno 6 mila spettatori, contro i 14 mila previsti, a Londra i posti disponibili erano 25 mila. Complessivamente, gli impianti realizzati dove si assegneranno le medaglie sono 33, 14 dei quali ancora in costruzione. Intanto da oggi la torcia olimpica inizierà il suo cammino di avvicinamento verso Rio: 12mila tedofori si daranno il cambio attraverso 329 città e villaggi coprendo oltre 20mila chilometri.Tra 100 giorni l’accensione del fuoco allo stadio Maracanà, tra poco meno di tre mesi il primo volo diretto Roma-Rio per trasportare in Brasile l’avanguardia della squadra azzurra. Furono 340 a Pechino e 281 a Londra gli atleti tricolori, che in terra carioca potrebbero aggirarsi tra i 280 e i 290. Numeri, tuttavia, ancora in divenire, visto che ad oggi i sicuri sono solo 198: 110 uomini e 88 donne, in 22 discipline, dei quali 68 qualificati a titolo individuale.  L’ultima ad aggregarsi alla pattuglia è stata la nuotatrice Martina Carraro che ha strappato il pass nei 100 rana. Agli Assoluti di nuoto di Riccione hanno acciuffato la carta olimpica anche Gabriele Detti (1500), Simone Sabbioni (100 dorso), Luca Dotto (100 stile), Matteo Rivolta (100 farfalla), Federico Turrini (400 misti) e Ilaria Bianchi (100 delfino). A loro vanno aggiunti anche Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini, già qualificati dai Mondiali di Kazan, e cinque staffette: l’unica che manca ancora all’appello è la 4x200 maschile. Nel fondo gareggeranno Simone Ruffini, Federico Vanelli e Rachele Bruni, mentre nel sincronizzato ci saranno la squadra e il duo Cerruti-Ferro. Da trampolini e piattaforma si tufferanno Tania Cagnotto, Maria Marconi, Andrea Chiarabini, Michele Benedetti, Noemi Batki, Giovanni Tocci e Francesca Dallapè. Restando in acqua, il canottaggio ha portato in dote 14 carte olimpiche, mentre la canoa velocità è a quota zero: a Rio pagaieranno solo gli slalomisti. Undici carte sono state conquistate dalla vela, di cui 7 già attribuite, in 8 classi.Venendo agli sport storicamente forieri di medaglie, il tiro a volo ha conquistato 9 carte, fallendone solo una nella fossa femminile, dove l’unica rappresentante azzurra sarà Jessica Rossi. Cinque saranno invece i tiratori a segno (occhio alla coppia Campriani-Zublasing), quattro per ora quelli con l’arco e 14 gli schermidori: le squadre maschili di fioretto e spada, quella femminile di sciabola, nonché a titolo individuale le fiorettiste Elisa Di Francisca e Arianna Errigo, la spadista Rossella Fiamingo e gli sciabolatori Aldo Montano e Diego Occhiuzzi. Ci sarà la squadra femminile di ginnastica artistica, non quella maschile (unico azzurro Ludovico Edalli), mentre nella ritmica oltre alle cinque Farfalle scenderà in pedana anche Veronica Bertolini.Sul ring saliranno Valentino Manfredonia, Clemente Russo, Vincenzo Mangiacapre, Manuel Cappai e per la prima volta anche una ragazza, Irma Testa nei 60 chilogrammi. Riccardo De Luca e Alice Sotero saranno in gara nel pentathlon, mentre negli sport equestri l’Italia ha conquistato 3 carte: completo, salto e dressage.Due azzurri (un uomo e una donna) saranno impegnati nel sollevamento pesi, uno solo, al momento, nella lotta. Sono ancora a secco invece judo, taekwondo, tennis, badminton, tennis tavolo, beach volley e golf, discipline che assegneranno i posti in base al ranking mondiale. Molto attesi saranno i 9 ciclisti (cinque su strada, il quartetto femminile dell’inseguimento su pista ed Elia Viviani nell’omnium), mentre tra i 16 atleti finora sicuri di partire per il Brasile i più attesi sono i saltatori in alto (Gianmarco Tamberi, Marco Fassinotti, Silvano Chesani e Alessia Trost). Capitolo sport di squadra: a Rio sono già i due team di pallanuoto e quello maschile di pallavolo. Sotto rete le ragazze si giocheranno l’ultima possibilità a metà maggio, mentre a inizio luglio gli uomini del basket cercheranno di acciuffare il pass che manca dal 2004.
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