martedì 18 novembre 2014
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La versione audio di tutti gli articoli pubblicati, non solo sul sito web, ma anche sul giornale elettronico (la “copia carbone”, per dirla con un linguaggio antico, dell’edizione che arriva a casa in abbonamento o che si compra in edicola), una newsletter quotidiana che tiene informate migliaia di persone (gli utenti registrati) di ciò che è all’ordine del giorno per Avvenire. Un aggiornamento continuo delle applicazioni per permettere agli utenti di accedere ai contenuti più velocemente e di fruirne con una migliore qualità grafica. La presenza sui social network in modo sempre più costante e “intelligente”, con la condivisione di contenuti di qualità, scelti dalla redazione in base a criteri di sicuro interesse per il pubblico. Sono solo alcune delle innovazioni che progressivamente Avvenire ha messo in campo, con investimenti continui, consapevole che oggi gli aficionados non sono più semplicemente lettori, bensì, per l’appunto, utenti. Cioè “usano” tutti i mezzi che la tecnologia mette a disposizione per informarsi, ascoltare la “campana” del quotidiano cattolico, ricercare una voce chiara nel frastuono di contenuti che li circonda. D’altra parte è sempre viva la domanda che nel 1950 il futuro Paolo VI, fondatore di questo giornale, rivolgeva all’amico filosofo Jean Guitton: “A cosa serve dire quello che è vero, se gli uomini del nostro tempo non ci capiscono?”. Domanda attualissima, che riguarda oggi come allora la Chiesa e chi, da giornalista cattolico, è impegnato a “produrre” un’informazione coerente e portatrice di verità. Gli “uomini del nostro tempo”, dunque: persone che non solo leggono ma navigano nel web, frugano nei motori di ricerca, surfano tra i link alla ricerca di informazioni. E ascoltano. La funzione audio, che Avvenire ha implementato per tutti i contenuti on line, sia del sito sia della replica digitale del giornale cartaceo da qualche mese in maniera completa, non è una novità assoluta per i quotidiani. Però nel nostro caso ha almeno due particolarità: la prima è che è fruibile già da mezzanotte, quando va on line le prima edizione digitale del quotidiano, in netto anticipo rispetto agli altri giornali, per non parlare della copia cartacea, ancora in fase di stampa sulle rotative. Coloro che hanno attivato un abbonamento digitale o hanno acquistato una o più copie digitali (per gli abbonati del cartaceo l’accesso è compreso nell’offerta, senza sovrapprezzo, mentre chi vive all’estero gode di un considerevole sconto), a notte fonda possono accedere all’edizione del giorno dopo sul Pc dal banner “Oggi in edicola” dalla home page del nostro sito web, o, attraverso le applicazioni dedicate: su IPad, IPhone, ma presto anche sugli altri sistemi operativi più comuni come Android. Poi possono selezionare ogni articolo, dall’editoriale al pezzo breve, e farselo leggere da un sintetizzatore vocale di ultima generazione, che offre una voce naturale e senza fastidiosi timbri meccanici stile navigatore… La seconda particolarità è che il sistema di lettura audio dell’intero giornale è il frutto di una storia di attenzione alle persone svantaggiate che è diventata ricerca costante delle soluzioni tecnologiche più adatte a loro. Avvenire.it infatti da tempo collabora con associazioni che si occupano di persone con disabilità e con le quali è alla continua ricerca di soluzioni tese a migliorare il prodotto offerto. Da queste collaborazioni, per molti versi pionieristica, è nata quella che oggi è la lettura audio del giornale. E il percorso dell’innovazione continua.
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