Lottò con il drago, icona del peccato
lunedì 23 aprile 2018

È dentro al cuore, nell’anima, che si combatte la battaglia più difficile della nostra vita: è lì che vive il “drago” che rischia di annientare il nostro desiderio di bene e di felicità. Questo è il messaggio che ha fatto di san Giorgio uno dei santi più cari alla devozione popolare. La sua figura unisce nazioni e continenti diversi, è stata presa a modello da associazioni e movimenti spirituali e crea un ponte anche con le altre religioni. I dettagli della sua biografia, arricchita poi da elementi leggendari e simbolici, si perdono nei secoli ma la tradizione lo identifica con un militare di alto rango, vicino all’imperatore Diocleziano, al quale si oppose quando questi emanò un editto di persecuzione contro i cristiani. Una scelta che gli costò la vita: Giorgio fu ucciso il 23 aprile dell’anno 303.

Altri santi. Sant’Adalberto di Praga, vescovo e martire (956-997); beata Maria Gabriella Sagheddu, monaca (1914-1939).

Letture. At 11,1-18; Sal 41 e 42; Gv 10,1-10.

Ambrosiano. At 9,31-43; Sal 21(22); Gv 6,44-51.

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