martedì 16 ottobre 2012
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«Senza riferimenti all’agenda Monti correrei per qualcosa che non condivido. Piuttosto lascio». Sul carro delle primarie del centrosinistra sale Nichi Vendola e potrebbe scendere Bruno Tabacci: «La sinistra ha varato la sua carta d’intenti, senza coinvolgermi. Ora il centro deve avere almeno la possibilità di apportare degli emendamenti».Lei però, a Milano, è in Giunta col Sel.Ma il passo di Pisapia è decisamente diverso da quello di Vendola. Pisapia si fa carico anche delle ragioni del centro, mentre Vendola con certe dichiarazioni mostra una presunzione di auto-sufficienza fuori dalla realtà. Forse Bersani vuol fare il pieno a sinistra per allearsi dopo, col centro.Ma con questi attacchi di Vendola a Casini, con l’archiviazione dell’agenda Monti, diventa complicato immaginare dopo di collaborare con chi, come me, considera il rispetto degli impegni con l’Europa la bussola della prossima legislatura.Una carta di intenti «vergata sull’acqua», ha scritto a Bersani.C’è un generico quanto velleitario riferimento alla possibilità di rinegoziare il fiscal compact con l’Europa, mentre tutti sanno che non è possibile. Questo è velleitarismo, con argomenti simili peraltro a quelli che ancora adopera, sul versante che noi vogliamo battere, Silvio Berlusconi.La sua lettera al segretario del Pd è molto dura.È una lettera di stima e amicizia. Ma anche di grande delusione: così non vengono ignorate solo le mie istanze, viene mortificata la stessa cultura di governo del centrosinistra, di cui tutta l’area "montiana" del Pd (da Morando a Enrico Letta, da Follini a Fioroni) è autorevole espressione.E ora che cosa succederà?Io continuo a raccogliere le firme, ma lo faccio per "Italia concreta", il mio raggruppamento, non certo per un documento che non condivido. Sono ancora fiduciono che vorranno cambiarlo, ma se così non fosse vuol dire che pensano di poter fare a meno di me, e ne prenderò atto.
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