martedì 4 giugno 2013
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IL SINDACO USCENTE GIANNI ALEMANNOINIZIO E FINE VITA«Nel cimitero Laurentino abbiamo aperto un’area per tutti i bimbi mai nati, che per noi non sono “rifiuti ospedalieri”. Sono contrario a ogni forma di registro per il testamento biologico. Purtroppo in alcuni Municipi governati dalla sinistra estrema sono stati istituiti, nonostante la loro inutilità»
FAMIGLIA«Abbiamo strutturato politiche familiari che resteranno. E abbiamo istituito (ormai unica città in Italia) il Quoziente Roma, per dare il giusto valore alla famiglia, in particolare con figli. Sulla tariffa dei rifiuti, ha prodotto l’esenzione di 90mila famiglie. Sull’Imu di oltre 376mila».
LIBERTÀ EDUCATIVA«Non esistono scuole pubbliche e scuole private. Semmai, pubbliche statali e pubbliche paritarie. Non ci sogneremmo mai di fare un referendum come a Bologna, ma in questi anni, nell’ottica della sussidiarietà, abbiamo aperto oltre 4mila posti nido in convenzione, valorizzando così terzo settore e famiglie. Non solo, per la prima volta abbiamo adottato voucher educativi per le famiglie i cui bambini erano in lista d’attesa.LO SFIDANTE IGNAZIO MARINO
INIZIO E FINE VITASulla fine della vita mi trovo assolutamente d’accordo con il catechismo della Chiesa cattolica. Comunque non è tema su cui può legiferare un sindaco». Questo ieri. Ma in passato ha detto che avrebbe istituito registri per «influenzare il Governo nazionale» anche «attraverso un’azione normativa, ai limiti delle competenze di Roma Capitale»
FAMIGLIA«Il registro delle unioni civili è un atto importante e lo faremo anche a Roma. Ma è importante che questi temi vengano affrontati a livello nazionale. Se la destra pensa che rispetto all’amore le persone debbano essere separate da un certificato io penso invece sia sbagliato»
LIBERTÀ EDUCATIVA«Credo che l’investimento principale deve essere fatto nei confronti della scuola pubblica. Penso anche che in una città come Roma c’è un ruolo importante svolto da tante istituzioni e associazioni, molte delle quali cattoliche, che non può essere sottovalutato. Non immagino però che possano esserci altri oneri rispetto ad ora».
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