venerdì 24 aprile 2015
«Custodire e rivitalizzare le istituzioni della nostra democrazia». La Liberazione una «festa di libertà e speranza». Il pensiero ai marò.
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"Dobbiamo saper custodire, e rivitalizzare, le istituzioni della nostra democrazia perché in esse c'è il lascito di chi, con coraggio e sacrificio, ha combattuto la battaglia per aprire noi a un futuro migliore".  Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso di un incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma nella ricorrenza del 70° anniversario della Liberazione, al Quirinale."Dobbiamo applicare la Costituzione- ribadisce il capo dello Stato - che è l'eredità viva del 25 aprile".- Il 25 aprile "è una festa di libertà e speranza, che ricorda quello che abbiamo conquistato con il sacrificio di tanti, e che abbiamo il compito e il dovere di mantenere, sviluppare e consolidare sempre di più". Ci deve essere l'impegno di tutti perchè "non sia mai puì necessario in futuro prendere delle armi per difendere la libertà e la democrazia", come fecero tanti ragazzi durante la Lotta per la Liberazione, ha spiegato Mattarella, ricevendo al Quirinale gli studenti vincitori del concorso 'Dalla Resistenza alla cittadinanza attiva'. Il capo dello Stato ha ricordato ai ragazzi e ai loro insegnanti la figura di Ugo Forno, Ughetto, il ragazzo di 12 anni ucciso a Roma dai nazisti in fuga il 5 giugno del 1944, proprio mentre l'esercito Americano entrava in città. "Aveva saputo che i tedeschi volevano far saltare un ponte vicino all'aeroporto dell'Urbe, sulla via Salaria - ha detto Mattarella -. Raccolse in un gruppo degli amici più grandi che avevano delle armi e fronteggiò il nemico. I tedeschi però lanciarono alcune bombe e Ughetto morì con un amico". "Nel momento in cui celebriamo la Festa della Liberazione, il mio pensiero va anche ai due fanti di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che da oltre tre anni attendono giustizia. A loro va il mio incoraggiamento con l'assicurazione che l'impegno dell'Italia nei loro confronti non si è attenuato", ha aggiunto il presidente della Repubblica.
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