martedì 10 gennaio 2012
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​Sulla riforma del mercato del lavoro parte il dialogo tra parti sociali e governo. Il "meteo" sindacale registra un clima «disteso e produttivo» negli incontri di ieri tra il ministro del Lavoro Elsa Fornero e i segretari di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, sentiti separatamente. Nei colloqui non si è parlato di revisione dell’articolo 18, il tema più di ogni altro capace di scatenare la burrasca. «Non abbiamo parlato di nulla che porti a divisioni», ha assicurato Bonanni. Per Angeletti già la prossima settimana ci sarà un vertice collegiale tra il ministro e tutte le parti sociali. La previsione, almeno per ora, non trova conferme nè smentite al ministero del Welfare, che rinvia ogni decisione ai prossimi giorni. Prima si andrà avanti con i colloqui bilaterali. Dopo l’incontro dei giorni scorsa con Susanna Camusso, leader Cgil, Fornero vedrà oggi il segretario dell’Ugl Giovanni Centrella, domani il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e venerdì i vertici di Rete imprese Italia, il network della Pmi di commercio e  artigianato. Il governo resta per ora «coperto» sulle sue proposte e attende di chiudere la prima tornata di incontri informali per decidere come proseguire il confronto, tenendo presente la doppia esigenza sottolineata dal premier Mario Monti: dialogo ma anche decisioni rapide. I temi restano quelli del "disboscamento" delle tipologie contrattuali, della flessibilità e dell’inclusione, nel tentativo di rendere più omogenei sia le tutele dei lavoratori che gli ammortizzatori sociali. Su quest’ultimo punto resta tuttavia il problema delle risorse, con Confindustria che teme maggiori costi per le imprese nel finanziare la cassa integrazione.Intanto il capo della Cisl chiama gli altri leader sindacali a un incontro comune «per fare il punto» in vista dell’incontro collegiale sul lavoro e di «un patto più globale». Esigenza sottolineata ieri anche da Angeletti. «Di fronte a cose di buon senso saremo uniti senz’altro», ha detto Bonanni confermando che in questa fase le confederazioni tendono a convergere. «È stato un incontro sereno e produttivo», con un «utile scambio di opinioni» che porterà «al più presto a un incontro tra sindacati e governo per dare una direzione alle vicende del lavoro», ha aggiunto. Mentre Angeletti ha parlato di colloquio «positivo» nel quale «il ministro ha ascoltato le nostre opinioni su come rendere migliore il mercato del lavoro e ridurre il livello di precarietà». Per il leader Uil l’approccio della Fornero è tutt’altro che rigido: noi «abbiamo cercato di spiegare le ragioni per non intervenire sull’articolo 18 e il ministro ha detto che ha delle opinioni ma non ricette da presentarci».In sostanza per ora il ministro tiene le carte coperte e nel suo giro di ricognizione si è limitata a raccogliere posizioni e suggerimenti delle parti, senza lasciar trapelare preferenze in merito alla riforma dei contratti. Dalla Cisl è arrivato l’invito a a non stravolgere il quadro esistente e di «partire dagli strumenti che già ci sono e vanno magari rafforzati», come l’apprendistato e i contratti di inserimento. Il sindacato spinge anche per favorire il part time per le donne e gli ultracinquantenni (incentivandolo con contributi figurativi) in modo da spingere l’occupazione.
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