sabato 21 settembre 2013
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«Tra le tante riforme, quella del bicameralismo perfetto credo sia la più urgente, perché la doppia lettura per tutti i provvedimenti è uno spreco di tempo che non ci possiamo più permettere». Gregorio Gitti, esponente di Scelta Civica guarda con grande favore al lavoro dei saggi: «Hanno lavorato con grande senso di equilibrio e saggezza dottrinaria, rispettando lo spirito costituente e individuando proposte utili al Paese e non funzionali a questa o a quell’altra forza politica. Mi auguro che una simile generosità si possa ritrovare in Parlamento».La preferenza dei saggi sembra andare alla correzione del sistema parlamentare con un forte rafforzamento del premier. È d’accordo?Mi sembra molto importante che si sia scelto di correggere le storture del sistema parlamentare, senza però introdurre elementi di plebiscitari né stravolgendo la la Costituzione. Noto anche che il risultato dei saggi è molto simile alle tesi contenute nel programma di Scelta Civica.Secondo lei ci sono le condizioni per arrivare alla riforma della Costituzione o anche stavolta il lavoro dei saggi finirà al macero?La bozza dei saggi è un buon viatico. E in Parlamento finora c’è stato un buon clima. Certo, non devono intervenire condizionamenti esterni.Cosa intende?Mi auguro che la legislatura posa continuare, mettendo mano alle riforme e non debba invece interrompersi per questioni che attengono strettamente a interessi privati più che al bene del Paese.
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