giovedì 31 luglio 2014
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"Si vedrà quali sono le motivazioni vere, se sono reali e se è possibilericomporle". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, a proposito delle critiche avanzate dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli che, secondo indiscrezioni di stampa, starebbe pensando anche alle dimissioni."Ho letto stamattina la notizia sui giornali", ha aggiunto il ministro, a margine di un incontro con i sindaci dell'area metropolitana a Firenze.Cottarelli: calo delle tasse a rischioSe si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa, il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro. Condizione, a mio giudizio, essenziale per una ripresa dell’occupazione in Italia». È il secco richiamo del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, che in un articolo pubblicato ieri sul suo blog mette nel mirino le ripetute decisioni di impegnare in anticipo risorse che non sono ancora state risparmiate invece di puntare sui tagli fiscali. Il responsabile della revisione della spesa fa il conto e indica in 1,6 miliardi di euro per il 2015 il totale dei fondi già impegnati come copertura finanziaria di nuove spese. Una copertura «in realtà costituita da tagli lineari perché la promessa di future operazioni di revisione non può essere accettata sul piano giuridico». Il commissario ricorda che questa pratica era già stata utilizzata «nella Legge di Stabilità del 2014, nel decreto legge 4 di fine gennaio 2014 e nel decreto legge sulla pubblica amministrazione». Ora è stata di nuovo usata «per finanziare il pensionamento di alcuni lavoratori arrivati alla cosiddetta quota 96», aggiunge, interpretando anche le perplessità del ministero dell’Economia che aveva espresso parere contrario all’emendamento presentato durante l’esame della riforma della P.a. In serata il Tesoro ha rimarcato non a caso che «i tentativi di fare apparire le parole di Cottarelli come una polemica nei confronti del governo anziché di alcune prassi parlamentari sono strumentali». Intanto l’esecutivo discuterà oggi del decreto sblocca-Italia senza approvarlo. Lo slittamento a fine agosto permette di aprire una nuova consultazione pubblica con i cittadini e assicura tempi meno contingentati per la conversione in legge. Il Cdm discuterà anche dei fondi per la cassa in deroga 2014 e 2015. Il ministro Poletti ha parlato 1,6 miliardi tra vecchie e nuove risorse.
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