lunedì 6 giugno 2016
Ciclone 5 Stelle a Roma con Virginia Raggi che ottiene il 35%. Testa a testa Milano tra Sala e Parisi,  a Torino i grillini conquistano il ballottaggio contro l'uscente Fassino, a Napoli il Pd manca l'obiettivo del secondo turno. Solo Cagliari elegge il sindaco al primo turno e conferma Zedda (Sel). L'AFFLUENZA Alle urne solo il 62%, in calo di 5 punti
Sorprese dalle urne nelle grandi città
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​​​I 5 stelle sfondano a Roma e ottengono un lusinghiero risultato a Torino, tallonando il sindaco uscente Piero Fassino. A Napoli il Pd non riesce ad arrivare al secondo turno. Solo a Cagliari tra le città metropolitana viene eletto il sindaco al primo turno. Sono questi i dati più significativi che emergono dallo scrutinio delle elezioni comunali. Dati che fanno esultare i grillini e che mettono in allarme il Pd che per tutta la nottata ha monitorato il testa a testa al cardiopalma Roberto Giachetti (uscito poi vincente) e la candidata di Fdi, appoggiata dalla Lega, Giorgia Meloni nella capitale. Si andrà al ballottaggio in tutte le città capoluogo di Regione. Fa eccezione solo Cagliari dove Massimo Zedda del centrosinistra incassa la riconferma al primo turno con il 50,9% contro il 32,1% di Piergiorgio Massidda del centrodestra. Ma il dato più evidente del voto per i sindaci è il trionfo del M5s a Roma, con Virginia Raggi al 35,2%, i 5Stelle primo partito della Capitale con il 35,6% e il crollo di Pd (17,2% contro 26,3% del 2013) e di Forza Italia, che incassa appena il 4,2% contro il 13,5% di tre anni fa. Al ballottaggio per la poltrona di sindaco di Roma Raggi sfiderà Roberto Giachetti (24,9%), il candidato del Pd che ha superato il primo turno grazie a "un miracolo", secondo il vicesegretario Dem Deborah Serracchiani, e ora affronta una prova ancora più difficile: ribaltare un verdetto che l'ondata di protesta anti-Pd sembra aver già scritto. "È un momento storico, sono pronta a governare", ha detto una Raggi finalmente sorridente nella notte. Storica anche la sconfitta del centrodestra: Giorgia Meloni, appoggiata dalla Lega di Matteo Salvini, si avvicina fino a 4 punti da Giachetti (20,7%), ma la spaccatura con Berlusconi la condanna. "Un suicidio", commenta il leader leghista. Tanto più che Marchini raccoglie appena l'11%: più o meno lo stesso risultato di 3 anni fa, quando si era presentato da solo, senza l'appoggio di Forza Italia. Male anche Stefano Fassina che ottiene solo il 4,5%.    I 5Stelle esultano anche a Torino, dove Chiara Appendino arriva  30,9%. Ma il dato del capoluogo piemontese è meno sorprendente di quanto alcune proiezioni accreditavano nella notte: Piero Fassino, sindaco uscente, raccoglie il 41,8% dei voti, tiene la rivale grillina lontana più di 10 punti e esprime fiducia nell'esito del secondo voto.  Da quindici anni il centrosinistra a Torino vinceva al primo turno. Testa a testa oltre le previsioni, invece, a Milano: Beppe Sala prevale di meno di 5mila voti su Stefano Parisi, 41,7% contro 40,8%. Lontanissimo l'M5s con il 10,1% di Gianluca Corrado. Il duello tra centrosinistra e centrodestra unito si accenderà al ballottaggio.    Sfida De Magistris-Lettieri al secondo turno di Napoli, ma il replay del ballottaggio ha un sapore molto diverso da quello delle ultime Comunali. De Magistris ci arriva forte del 42,5% pur senza l'appoggio del Pd, che fallisce la prova con Valeria Valente al 21,3%. La candidata dem è battuta anche da Gianni Lettieri, che ottiene il 24% forte di un centrodestra unito. Il 19 giugno il ballottaggio sarà identico a quello di cinque anni fa. Delude il Pd anche a Bologna. Non ce la fa ad essere eletto al primo turno come sperava il sindaco uscente Virgilio Merola, che anzi si ferma al 39,5%, un colpo durissimo rispetto al trionfo della prima elezioni. Al ballottaggio avrà di fronte la candidata di Salvini, Lucia Bergonzoni della Lega che supera di 10mila voti (22,3% contro 16,6%) il grillino Massimo Bugani. Si consola il centrodestra a Trieste, dove Roberto Dipiazza va al ballottaggio con Roberto Cosolini in vantaggio di oltre 12 punti, 41,1% contro 28,8%. Determinanti saranno i voti grillini di Paolo Menis che ha ottenuto il 18,9%. Negli altri 18 Comuni capoluogo di Provincia al voto, il centrosinistra passa al primo turno a Rimini (Andrea Gnassi 57%) e Salerno, con il trionfo del deluchiano Vincenzo Napoli che raccoglie oltre il 70%; mentre il centrodestra incassa Cosenza, con Mario Occhiuto al 59,2%. Il centrosinistra è al ballottaggio in 13 casi. Tutti salvo, per ora, Latina che, a metà scrutinio, registra il boom della lista civica del medico Damiano Coletta, 22,9% contro il 22,7% di Nicola Calandrini del centrodestra e il 21% di Enrico Forte del Pd. Dieci i candidati del centrodestra al secondo turno. Tra loro Clemente Mastella che nella sua Benevento sfida Raffaele Del Vecchio del Pd con il 33% contro il 32,9% (anche qui i dati sono di metà scrutinio). M5s al ballottaggio tra i capoluoghi solo a Carbonia, mentre sono 3 i casi in cui approdano alla sfida finale anche candidati che guidano Liste civiche (Brindisi e Crotone, oltre a Latina).
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