venerdì 1 agosto 2014
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Non digerisce le accuse ai franchi tiratori. Sui temi etici, dice il leader dei frondisti del Pd sulla riforma del Senato Vannino Chiti, «ci sono le firme su un nostro emendamento, e le firme sono già un’assunzione di responsabilità».Non siamo tornati ai 101 franchi tiratori di Prodi?Io ho votato per Prodi e per Marini. Non credo a questa storia. Chi tira in ballo i 101 spesso e a sproposito forse ha la coda di paglia. Renzi dice che non si riforma la Costituzione "incappucciati".Io non ho grande passione per il voto segreto, perché le posizioni che sostengo le ho espresse alla luce del sole: in aula, al gruppo e al ministro Boschi. Ritengo che sia giusto che il Senato si occupi anche di materie eticamente sensibili, non mi pare che questa competenza sconvolga minimamente la riforma pensata dal governo. E serve all’Italia.Perché servirebbe all’Italia?Perché se materie eticamente sensibili diventano prerogativa di fatto esclusiva della sola Camera che ha rapporto fiduciario con il governo, rientrano nella mani della maggioranza che vince le elezioni. Domani potremo avere una legge sul testamento biologico o su temi non nel programma di governo, marcata da una maggioranza che vince le elezioni. Chi non è d’accordo che via di uscita avrebbe? Solo il referendum, con tanto di battaglie ideologiche.Ma i temi etici spesso sono nei programmi. E su di essi si lascia libertà di coscienza.La libertà di coscienza riguarda di fatto una minoranza non decisiva di parlamentari. Vedo quello che accade sul dibattito sulla Costituzione: non c’era mai stato sulle riforme costituzionali il contingentamento dei tempi e il "canguro". Il risultato è che la Costituzione domani può essere nelle mani di chi vince le elezioni alla Camera.Ma se un elettore vota per un partito che dà un’indicazione di programma sui temi etici e vince, la posizione non rappresenta la maggioranza nel Paese?No. Parliamo di leggi nuove per la politica, ci sono dei temi che non possono essere affrontati con l’orologio ma con il confronto. Non perché sono in un programma di governo. Ed è giusto sentire la Camera che, non dovendo dare la fiducia, può fare maggiori approfondimenti. Se no facciamo un monocameralismo. Del resto la Binetti è d’accordo con me. Sacconi quando parla di laicismo lancia parole al vento. Io sono anche favorevole a far pronunciare il Senato sulla libertà religiosa...Renzi dice che ci saranno correzioni alla Camera.Mi auguro che alla Camera si eviti il muro contro muro. Io martedì avevo fatto una proposta in aula per ridurre a qualche decina gli emendamenti, per renderli più efficaci. Questo avrebbe consentito un confronto aperto, con disponibilità a modifiche da parte dello stesso governo. Il Pd e altri partiti della maggioranza sono stati favorevoli. Ambiguità e non accoglimento c’è stata da altre parti. È stato un grave errore. Spero torni il dialogo.Pensa alla legge elettorale?Io sto alla lettera di Renzi ai senatori, in cui si parla di preferenze e di un innalzamento della quota per il premio. Spero che ci sarà anche una sola soglia di sbarramento.
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