martedì 8 aprile 2014
Giovedì il Tribunale dovrebbe decidere l'affidamento in prova ai servizi sociali dell'ex premier. di Luigi Gambacorta

La Corte dei diritti umani respinge la richiesta di "agibilità" per le Europee

COMMENTA E CONDIVIDI
Lo aspetta una struttura per anziani disabili. Lì Silvio Berlusconi potrebbe espiare la sua pena, i nove mesi effettivi dedicati ai servizi socialmente utili. Lo ha proposto l'UEPE (Ufficio esecuzione penale esterna), con una relazione già inoltrata al Tribunale di sorveglianza. Il lavoro non sarebbe particolarmente gravoso, visto che lo impegnerebbe un solo giorno alla settimana, di mattina o di pomeriggio a scelta.  La struttura non si trova a Milano ma nell'hinterland. verosimilmente persino più agevole da raggiungere data la sua residenza a Villla San Martino, ad Arcore (Brianza). La scelta non sarebbe inconsueta, data l'entità effettiva della pena da scontare, anche in considerazione del fatto che, contrariamente a quanto avviene solitamente con altri condannati, Berlusconi non ha bisogno di di quel lavoro e del reddito che pure è previsto. L'esecuzione di questa pena è in grado di assicurare "il recupero del condannato e di evitare recidive". Per questo ancora devono essere state escluse altre comunità, come quelle dei tossicodipendenti e pregiudicati, che solitamente non potrà avvicinare. Né quelle per il recupero dei minori, data la prima condanna nel processo Ruby. Gli obblighi che a questo punto resterebbero all'ex Cavaliere sono quelli di ritirarsi a casa per le undici di sera e a non uscirne sino alle sei del mattino. Se e come questo possa allargare gli spazi per la cosiddetta "agibilità politica" è forse materia della relazione che oggi i difensori (Coppi e Ghedini) hanno presentato al Tribunale di sorveglianza.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: