venerdì 9 gennaio 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
Tra i 53 foreign fighters, i combattenti stranieri censiti, passati per l'Italia "nella fase della partenza o solo di transitò, quattro hanno nazionalità italiana, due dei quali già segnalati nella precedente informativa, come il genovese Giuliano Delnevo, morto in combattimento ad Aleppo e un giovane marocchino naturalizzato che si trova attualmente in un altro Paese europeo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nell'informativa urgente alla Camera sui possibili rischi connessi al terrorismo internazionale in relazione ai tragici fatti di Parigi. "La quasi totalità" di questi combattenti che hanno avuto a che fare con l'Italia, ha spiegato Alfano, "è ancora attiva nei territori di guerra, mentre la restante parte, minoritaria, è morta in combattimento o è detenuta in altri Paesi"."Resteremo vigili e non arretreremo di un millimetro, lo faremo per i nostri figli, per consegnare loro un mondo ancor più libero e sicuro nel quale vivere". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso di un'informativa urgente alla Camera sui possibili rischi connessi al terrorismo internazionale in relazione all'attentato nella redazione di Charlie Hebdo.
 
FI ad Alfano: su sicurezza date segnali sbagliati. "Stiamo dando segnali contrastanti e sbagliati, basta tagli alle forze dell'ordine... Più intelligence, più controllo delle forze dell'ordine, più presenza dei militari a garanzia della nostra sicurezza". Elio Vito, deputato di Forza Italia e presidente della commissione Difesa di Montecitorio, parla in Aula dopo l'informativa di Angelino Alfano sui rischi del terrorismo islamico dopo la strage in Francia. L'esponente azzurro critica il ministro dell'Interno: "Stiamo dando segnali sbagliati sulla sicurezza".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: